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WTA Hua Hin, Linette non tradisce, Sramkova maratoneta, fuori Yastremska

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Linette / Lapresse

Si sono conclusi nella giornata di oggi tutti i primi turni del WTA 250 di Hua Hin (Thailandia) e non sono mancate le sorprese, a partire dall’eliminazione della testa di serie numero 1. In mattinata è saltata infatti Dayana Yastremska, sorpresa dalla giapponese Mai Hontama con il punteggio di 7-6(4) 7-5 in due ore e un quarto di gioco. La nipponica nel secondo set ha saputo rimontare con determinazione da 4-5, annullando quattro set point in risposta, due palle per il 5-6 e ha chiuso in due set. Affronterà agli ottavi la giocatrice di casa Tararudee.

Proprio da una giocatrice di casa è arrivata una delusione nell’ultimo match di giornata: sembrava configurarsi una buona occasione per Mananchaya Sawangkaew che aveva passato le qualificazioni, ma ha ceduto in tre set a Rebecca Sramkova che arrivava dalle fatiche della finale di Monastir, ma l’ha spuntata con il punteggio di 6-2 2-6 6-4 recuperando due volte un break nel set decisivo. Troverà al prossimo turno Magda Linette che ha regolato in una sfida tra veterane Lesia Tsurenko per 6-2 7-5, controllando di fatto l’incontro.

Buon successo da parte della testa di serie numero 3 Wang Xinyu che ha superato con un secco 6-2 6-4 Mayar Sherif, perdendo una sola volta il servizio in tutto il match. Sulla sua strada incontrerà Rebeka Masarova: la spagnola ha vinto una battaglia da oltre tre ore con l’ungherese Anna Bondar con lo score di 3-6 7-6(2) 7-5 rischiando di farsi recuperare da 4-1 nel set decisivo, ma avendo la meglio nello spalla a spalla.

Tra gli altri match nessun problema per Nadia Podoroska contro la qualificata russa Ksenia Laskutova (n.366 del mondo) vincendo 6-1 6-0, così come per Gao Xinyu che vince il derby cinese contro Wei Sijia per 6-3 6-2 e affronterà l’olandese Arianne Hartono che ha spinto fuori con un 6-1 6-1 la testa di serie numero 7, la giapponese Moyuka Uchijima. Buona anche la rimonta della croata Jana Fett per 2-6 6-3 6-3 sulla veterana cinese Zheng Saisai.

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