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WTA Monastir 2024: Sonay Kartal esulta, primo trionfo sul circuito maggiore. Sramkova battuta in finale

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Primo trionfo sul circuito WTA per Sonay Kartal. La britannica, numero 151 del mondo, porta a casa il terzo successo per il suo Paese a Monastir, nel 250 tunisino: battuta in due ore la slovacca Rebecca Sramkova per 6-3 7-5. Finale tra giocatrici fuori dalle top 100, ma se in un caso si tratta di processo di crescita (è pur sempre classe 2001), nell’altro c’è un discorso legato alla poca costanza.

Il primo parziale inizia subito col break a 30 di Sramkova, che lo trova con un brillante vincente lungolinea di rovescia. Kartal restituisce subito ai vantaggi, alla quarta chance, per poi involarsi sul 3-1 dopo altre quattro palle break. Subito ripresa, la britannica non si perde però d’animo, rimane ben attaccata alla situazione e strappa ancora il servizio a zero alla slovacca, per poi andare a chiudere a 15 con un errore dell’avversaria.

Per la londinese il gran momento continua, e lo fa in grande stile: per due volte toglie il servizio a Sramkova a zero, arrivando fin sul 4-1. Qui, però, si blocca, o meglio è anche l’avversaria che riesce a trarsi in maniera significativa d’impaccio rispetto alla situazione. Nell’ottavo game il 4-4 arriva al quarto tentativo e con gran fatica, ma Kartal riesce ad andare a servire per il match dopo un lottato nono gioco. Niente da fare: gran dritto di Sramkova, controbreak. L’ultima parola ce l’ha però la classe 2001, che dopo l’ultimo dritto lungo che le passa dietro la schiena esulta con grande stile: guarda il suo angolo, si piega sulle gambe e saluta la sua avversaria. E così, dalle qualificazioni, arriva il suo trionfo con anche una punta di eleganza e stile.

Questa vittoria spedisce Kartal per la prima volta nelle migliori 100, per un saldo di 55 posti guadagnati. Non troppo da meno Sramkova, che risale al 102° posto, lei che è stata al massimo all’89°. A volte anche un 66% di prime in campo (contro il 44,7%) può rappresentare qualcosa di gioioso, e in questo caso lo è in una maniera ben più che giustificata.

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