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WTA Pechino 2024: Elisabetta Cocciaretto rischia, poi rimonta e batte Arina Rodionova

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Elisabetta Cocciaretto
Cocciaretto / PA Wire/PA Images / IPA Sport

Non facile, molto meno del previsto, ma in un modo o nell’altro vincente l’esordio di Elisabetta Cocciaretto al WTA 1000 di Pechino. La marchigiana viene a capo dell’australiana Arina Rodionova per 4-6 6-4 6-3, disinnescandone alla fine l’esperienza e andando così a prendersi un secondo turno che dirà molto sulle sue attuali reali condizioni, quello con la belga Elise Mertens.

Già dal primo set Cocciaretto vive in qualche modo di alti e bassi. Anzi, dal primo game, perché è lì che perde subito la battuta ai vantaggi. Seguono dei giochi a tinte ben differenti, da quelli ricchi di lotta ad altri in cui basta poco o per tenere o per perdere il turno di servizio. Di break, dal quarto al sesto game, ne arrivano tre in fila che rimettono l’italiana in lotta, ma l’ultima a ridere è Rodionova, che strappa ancora il servizio a 15 sul 4-4 e chiude in sostanza l’opera con un parziale di 12 punti a 2.

Anche nel secondo parziale per la marchigiana i rischi non mancano, perché arriva di nuovo il break immediato, stavolta però recuperato in maniera istantanea. In un modo o nell’altro Cocciaretto riesce a giocare meglio, anche se ancora a corrente alternata. Rodionova non riesce a spingersi più in là dei vantaggi sul 2-2 e, poco dopo, l’azzurra di forza le toglie la battuta a zero. Sembra tutto in discesa, ma c’è un sussulto da parte dell’australiana che recupera lo svantaggio, ma non fa in tempo a completare l’opera che arriva un altro servizio che l’italiana le strappa, quello del 6-4.

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Il terzo parziale comincia anch’esso con una certa quota d’equilibrio, ma nel quinto gioco è di nuovo Rodionova ad avere la chance di andare avanti, annullata dopo uno scambio ben condotto da Cocciaretto. La marchigiana, però, continua a sbagliare di dritto e concede all’aussie il 3-2, salvo poi riprendersi il maltolto anche perché dall’altra parte, specialmente con il rovescio, arrivano tanti errori. Questi, uniti al fatto che la giocatrice di Ancona sale decisamente di dritto, danno il via a quelli che diventano quattro giochi in fila a favore dell’italiana, la quale chiude dopo 2 ore e 18 minuti.

Quel che di buono arriva da Cocciaretto in questo match è la buona percentuale di prime, in generale al 74,5%, e in assoluto sono 94 i punti vinti contro gli 84 di Rodionova. Certo è che per la marchigiana la fase della stagione successiva alla polmonite che le ha tolto Wimbledon sta ritornando un minimo a girare soltanto ora.

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