Tennis
Yunchaokete Bu incensa Sinner: “Leader di una nuova generazione, mi ricordo quando mi sconfisse da junior…”
Yunchaokete Bu si sta rendendo protagonista di una meravigliosa cavalcata nel torneo ATP 500 di Pechino, dove ha sconfitto due giocatori di caratura superiore come Lorenzo Musetti e il russo Andrey Rublev. Il cinese si è esaltato di fronte al proprio pubblico e si è meritato la qualificazione alle semifinali, dove domani (martedì 1° ottobre, non prima delle ore 13.00) incrocerà Jannik Sinner. Il numero 96 del ranking ATP, ma ora già virtualmente numero 69, se la dovrà vedere con il numero 1 del mondo.
Yunchaokete Bu ha parlato di Jannik Sinner nel corso della conferenza stampa andata in scena dopo la vittoria su Rublev: “Giocherò contro Jannik Sinner, è una semifinale. Quello che posso fare è godermi la partita. Mi ricordo quando eravamo juniores, mi ha sconfitto nettamente nel giro di un’ora. Questo è tutto quello che ricordo. Ora che sono passati molti anni non vedo l’ora che arrivi questa partita. Si tratta nuovamente di una partita in notturna, con l’esperienza di oggi proverò a fare del mio meglio domani”.
Il padrone di casa ha poi proseguito, esprimendo parole estremamente positive nei confronti del fuoriclasse altoatesino, che scenderà in campo dopo aver regolato il cileno Nicolas Jarry, il russo Roman Safiullin e il ceco Jiri Lehecka: “Ovviamente domani affronterò un giocatore più forte, ma giocare contro il numero 1 è qualcosa che attendo con ansia. È un leader di questa nuova generazione. Sarò davvero orgoglioso di questa sfida. Naturalmente, molti fan mi sosterranno. Tutto quello che devo fare è divertirmi e dare il massimo”.
L’emergente cinese ha parlato anche dei suoi obiettivi: “Ho appena raggiunto uno dei miei obiettivi di recente, ora proverò a portare in alto l’asticella. Probabilmente punto a entrare tra i primi 50. Quando potrò diventare top 10? Non lo so, è qualcosa di lontano allo stato attuale. Top 50, top 30, top 20, dobbiamo andare passo dopo passo. Naturalmente, giocando così bene oggi così come è stato contro Ruud, posso percepire la differenza nel giocare contro un top 10 rispetto a giocare contro uno tra i primi 20 o tra i primi 30. La cosa migliore che posso fare è essere me stesso”.