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Adriano Panatta valuta Jannik Sinner: “Trita gli avversari con il suo tennis e vi dico in cosa è migliorato di più”

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Panatta / IPA Sport

Le reazioni ai risultati strabilianti di Jannik Sinner sono diverse. Dopo l’affermazione nel Masters1000 di Shanghai, il conto dei titoli stagionali per l’altoatesino ha raggiunto quota sette, festeggiando così la vetta della graduatoria mondiale fino a fine 2024. Un dato quest’ultimo che era già certo, raggiungendo la Finale in Cina vinta contro Novak Djokovic.

A valutare quanto fatto dal 23enne pusterese è stato anche Adriano Panatta alla Domenica Sportiva, in onda ieri su Rai 2 HD. Il campione del Roland Garros e degli Internazionali d’Italia del 1976, nonché tra i grandi protagonisti del successo in Coppa Davis di quello stesso anno, ha commentato la vittoria di Jannik in Cina con estrema precisione.

Si sta confermando in quest’annata straordinaria e sta giocando in maniera impensabile. Ha una continuità che nessuno ha nel circuito e anche quando non gioca bene i tennisti dalla n.6 in giù in classifica mondiale non lo battono. Se gioca bene, difficilmente perde dai primi quattro. Solo Alcaraz può contrastarlo, ma lo spagnolo non ha fatto vedere lo stesso rendimento continuo. Lui e l’iberico hanno un gap di vantaggio importante rispetto al resto dei giocatori“, ha affermato Panatta.

Parlando della Finale vinta contro Novak Djokovic in Cina ha precisato: “Il serbo ha giocato bene 60′, perso però il tie-break non c’è stata più partita. Per quanto mi riguarda, Djokovic si deve rassegnare. Lui, dati alla mano, è stato il più vincente di sempre e non si può permettere di uscire così dal campo. Detto questo, Sinner ha uno stile di gioco simile a quello del serbo, però non facciamo confronti con lui sui risultati. Ora come ora io vedo una nuova era tennistica, con i Big-2, ovvero Sinner e Alcaraz“.

Parlando poi dei miglioramenti compiuti dal pusterese nell’ultimo anno nel corso del Podcast “La Telefonata“, l’ex tennista nostrano ha aggiunto: “Lui si muove quattro/cinque volte meglio dell’anno scorso. Fa degli allunghi che sono superiori a quelli di Djokovic, ribattendo delle palle in estensione e mettendole a un metro dalla riga di fondo. È strabiliante. Con il suo gioco trita i suoi avversari, che diventano polpette. Anche gli altri tirano forte come Sinner dritto, rovescio e servizio, ma lui riesce a farlo per più tempo“.

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