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Ambesi: “Sinner è stato superiore ad Alcaraz: lo ha sgretolato, indoor ha qualcosa in più”

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Jannik Sinner e Carlos Alcaraz / IPA Sport

Nell’ultimo appuntamento relativo al torneo d’esibizione Six Kings Slam di TennisMania, andato in onda sul canale YouTube di OA Sport, condotto da Dario Puppo e Guido Monaco, è stato ospite Massimiliano Ambesi, giornalista di Eurosport: ovviamente l’attenzione è stata catalizzata dalla vittoria di Jannik Sinner nell’ultimo atto contro lo spagnolo Carlos Alcaraz.

L’analisi del match vinto contro Carlos Alcaraz: “La partita è stata vera, perché quei due lì quando si trovano ad affrontarsi non lesinano colpi per vincere, questo non è in discussione, ma come è stata partita vera quella con Djokovic. Voglio dire, al di là del fatto che questo torneo non varrà per il ranking, i risultati non avranno alcuna valenza per le sfide negli scontri diretti, quando sei lì te la giochi fino alla morte. E ieri, per la prima volta nei match contro Alcaraz di quest’anno, si è vista una superiorità importante di Sinner, che magari non ha concretizzato in diverse occasioni, ma ha avuto in mano il pallino della partita. Nel secondo set realizza tre break, son tanti, e più volte arriva a palla break, che non concretizza. Io credo che su questa superficie, ma già lo sapevamo, Sinner ha margine rispetto agli avversari, poi è chiaro che in un torneo può succedere di tutto, puoi avere il malanno, magari il tuo avversario trova la partita della vita, ma davvero avere la meglio su Sinner su questa superficie veloce, indoor, è oltremodo complicato. La sensazione che ho avuto ieri è stata quella di un grosso muro, il muro Alcaraz, che gioco dopo gioco veniva sgretolato, fino ad essere distrutto nel terzo set. Dopodiché io ho visto una partita a ritmi intensissimi, con una velocità di palla pazzesca. Chiaramente questi due giocano un tennis che è superiore rispetto alla concorrenza, con buona pace per i tifosi di Tizio o di Caio, ma quando l’evidenza è così chiara è inutile negarla, stop. Dopodiché chi mette in discussione Sinner ha qualche problema di autodeterminazione, a mio modo di vedere, perché c’è una classifica che parla in maniera evidente, ha 4000 e più punti di margine sul secondo nella classifica ATP. Questo torneo conta il giusto, alla fine lo vince battendo i più forti al mondo, che cosa si può aggiungere? Questo è un fuoriclasse. Stop“.

La superiorità mostrata da Jannik Sinner: “Senza andare a contare le palle break, fai il conto dei break e guarda il differenziale che c’è nella partita di ieri tra l’uno e l’altro. Cioè, se non è dominio quello che si è visto ieri, io non so quale sia. Poi è stato bravissimo l’iberico a rimanere in partita, a vincere il primo set al tiebreak, ma perché giustamente è un fenomeno, ha mille soluzioni, dopodiché tra secondo e terzo set subisce quattro break, ne realizza uno, è obbligato a difendere un numero enorme di palle break. Ragazzi, di che cosa stiamo parlando?“.

Alcaraz ha subito Sinner nel match giocato a Riad: “Quello che vedo io, da profano, è che Alcaraz ha inseguito tutta la partita Sinner, che faceva e poi disfaceva. Questo è quello che vedo io, 4-1 nel primo set, 3-1 nel secondo, 3-3 poi 6-3 Sinner. Il terzo è stato giocato abbastanza alla pari, ma quello che ha avuto le possibilità di realizzare i break è stato più Sinner di Alcaraz e si chiude 6-3, in quel caso con un break di differenza, io questo vedo. Io ho visto una superiorità netta di Sinner ieri, ma come ho detto che l’ho vista di Alcaraz in altri incontri precedenti. Negli altri match io avevo l’impressione che la partita la facesse Alcaraz, io ieri non ho avuto questa impressione, e l’ho visto più in balia di Sinner, è questo il discorso“.

Il confronto tra Pechino e Riad: “Secondo me, come il risultato di Pechino è stato bugiardo per quanto si è visto in campo, e probabilmente Alcaraz poteva portarla a casa in maniera più netta, io ieri ho avuto la stessa sensazione a parti invertite, cioè quel risultato non dà la dimensione di quello che si è visto nella partita di ieri. Secondo me il risultato di Pechino, per certi versi è ingiusto, perché Alcaraz ha fatto vedere qualcosa in più, però a Pechino Sinner ha avuto la possibilità di vincerla la partita, perché ci sono stati degli episodi che se giravano ci facevano raccontare una partita diversa, un risultato diverso. Qui sinceramente io non ho visto questo, nel senso che, ok, il primo set è andato come è andato, ma poi la superiorità di Sinner è stata abbastanza marcata. Poi ci può anche stare, per le difficoltà dell’altro, che sono figlie comunque del gioco di Sinner, non lo metto in discussione, però dai, io credo che ieri si sia visto un giocatore superiore all’altro in quel contesto, in quella superficie. Non l’hanno giocata come esibizione, hanno tirato a tutta perché ci tenevano a vincere, è andata così. Poi vedremo cosa succederà a Parigi, superficie leggermente diversa, a Torino, secondo me superficie più veloce di Parigi, ed eventualmente in Coppa Davis, ma ieri l’impressione è quella che Sinner sia stato superiore e non di poco, ecco, tutto qui“.

Il calendario di Sinner: “Lo scorso anno ha fatto Vienna, Parigi è andato come è andato, e poi ha avuto quei giorni di riposo prima di Torino. Qui si riposa una settimana, va a giocare a Parigi, settimana di riposo, Finali di Torino. Adesso ci sono dei momenti della stagione in cui il calendario è molto, molto più fitto. Alla fine sì, ha giocato a Riad tre partite di un certo livello, due molto tirate, che sono arrivate al terzo set, ma sinceramente non mi sembra un calendario insostenibile, ecco. Ripeto, adesso otto giorni di riposo, Parigi, settimana di riposo, Torino. Ripeto, non mi sembra un calendario non sostenibile. Lo stesso Alcaraz andava sempre a Basilea, non andrà a Basilea, ha scelto questo torneo. Hanno fatto una scelta fondata sull’amore per la pecunia? Sì. Li puoi biasimare? Non credo. Alcaraz si è dimostrato un avversario comunque solido, pur essendo stato sovrastato, a mio modo di vedere, da Sinner. Su quei ritmi lì non può giocare nessuno oggi, e da quella partita si evince come in questo momento siano superiori rispetto agli altri e non di poco, al di là del fatto che Djokovic abbia portato Sinner al terzo, ma i valori in campo sono questi su quel tipo di superficie lì, poi altrove, magari saranno diversi“.

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