Artistica

Angela Andreoli: “Abbiamo fatto la storia della ginnastica artistica grazie all’unione che c’è tra noi”

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Angela Andreoli / IPA Agency

Angela Andreoli, medaglia d’argento ai Giochi di Parigi nella gara a squadre femminile di ginnastica artistica, ha raccontato le sue emozioni olimpiche nell’ultima puntata del magazine “Ginnasticomania“, presentato da Chiara Sani sul Canale Youtube di OA Sport.

La soddisfazione per quanto fatto ai Giochi: “L’emozione di Parigi credo sia una cosa unica, a parole non si riesce a descriverlo, lo devi proprio provare, perché ancora oggi, almeno io, faccio ancora fatica a credere che cosa siamo riuscite a fare, perché alla fine abbiamo scritto un pezzo di storia della ginnastica artistica italiana, quindi sono molto, molto orgogliosa di me e soprattutto delle mie compagne, perché siamo proprio una bella squadra“.

Le sensazioni della finale: “Io ho concluso la gara dell’Italia nella finale a squadre, per chi non fa ginnastica è difficile capirlo, perché io ho fatto tre attrezzi durante la finale, ed in tutti sono andata per ultima, quindi dovevo stare attenta: se le altre avevano fatto bene dovevo continuare a far bene, se le altre magari avevano sprecato qualcosa, dovevo riuscire a riscattare il punteggio. Al corpo libero purtroppo è successo che le altre avevano sporcato qualcosa, tutte e due le mie compagne prima di me, e quindi il mio esercizio decretava o il colore della medaglia o il podio o meno. Lì ho pensato a fare il mio esercizio, le mie compagne mi hanno sostenuto tantissimo, mi hanno aiutato proprio tanto tanto, e una cosa che mi hanno sempre detto, e soprattutto lì, mi hanno detto: ‘Divertiti, non abbiamo nulla da perdere’. Io devo solo fare gli esercizi e basta, e così sono riuscita a fare, e quindi è stato emozionante“.

L’azzurra spiega i propri punti di forza: “Sono molto veloce, faccio anche righe che assomigliano anche al tumbling, che è uno sport con una striscia lunga, e quindi sono proprio io così, anche la mia la mia statura mi permette di fare questo. Le musiche le scelgo io insieme ad Enrico Casella ed alla nostra coreografa, che poi ha realizzato questo bellissimo corpo libero, quindi siamo tutti d’accordo sul genere di musica, poi devi sempre stare attenta a quello che ti si addice di più“.

La prova di Giorgia Villa: “Giorgia Villa ha fatto solo un attrezzo, però le sue parallele servivano perché lei è in grado di salire ed essere bella pulita, quindi servivano. Anche lei aveva un po’ di tensione, perché alla fine sei in una finale olimpica, sei alle Olimpiadi, la gara è uguale alle altre, però alla fine ti rendi conto che non è uguale alle altre. Lei poi ha portato a termine il suo bellissimo esercizio ed era proprio contenta, noi l’abbiamo sostenuta dall’inizio alla fine, come lei ha fatto con noi“.

Il ricordo della Cerimonia d’Apertura: “Noi eravamo sulla barca ed abbiamo aspettato un po’ prima di partire, perché c’erano tutte le scalette degli orari ed alla fine purtroppo però ha piovuto, ci siamo bagnate da testa a piedi, però è stato bellissimo viverla sopra il battello. C’erano anche televisioni qua e là, dove facevano vedere la diretta televisiva, però noi ci siamo divertite tanto, poi la pioggia è stato quel tocco in più, quindi poi eravamo tutti uniti, abbiamo fatto casino, è stato proprio bello, emozionante, bellissimo“.

I VIP visti alle Olimpiadi: “Quando eravamo al volteggio, che era il nostro secondo attrezzo, mi sono vista Snoop Dogg a neanche 10 metri, infatti ho detto al nostro allenatore: ‘Hai visto chi c’è?’, perché non ci credevo neanche io, poi in televisione, agli schermi hanno fatto vedere che c’era anche Tom Cruise e tutti gli attori, quindi è stato bellissimo“.

L’importanza di quanto fatto a Parigi 2024: “Sappiamo di aver fatto un’Olimpiade pazzesca, che è il frutto poi di tutto il lavoro che si è creato in tutti questi anni grazie agli allenatori, ai fisioterapisti, alle famiglie che ci sostengono, poi l’unione è tra di noi, e quindi è bello. Noi siamo così, quindi è bello poi far vedere anche alle altre persone che cosa sai fare e poi magari che cosa ti insegna lo sport“.

La dedica per la medaglia d’argento conquistata: “Dedico questa medaglia in primis ai miei genitori, che mi hanno sostenuto dall’inizio alla fine, poi ai nostri allenatori, che ci seguono ogni giorno, ai fisioterapisti, alle mie compagne, perché ogni giorno facciamo una vita dura, ci sono molte altre gare, ed il lavoro è sempre quello, le gare purtroppo possono non andare benissimo o anche male, però siamo sempre noi, siamo sempre degli esseri umani, quindi noi lavoriamo per fare bene, e poi a tutti a tutti i miei amici, anche al di fuori della ginnastica“.

LA PUNTATA COMPLETA DI GINNASTICOMANIA

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