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ATP Pechino 2024: Matteo Arnaldi rimonta Zachary Svajda e va al terzo turno

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Arnaldi / LaPresse

Debutta con la vittoria Matteo Arnaldi, ma quanta fatica per il ligure al Masters 1000 di Shanghai. Servono due ore e 35 minuti per avere ragione dell’americano Zachary Svajda, sconfitto alla fine con il punteggio di 6-7(2) 6-2 6-4. Seyboth Wild permettendo, si apre ora la strada verso una potenziale sfida a Daniil Medvedev, con il russo che entra da numero 5 del seeding.

Arnaldi comincia facendo una pressione importante sul suo avversario, che però viene sostanzialmente graziato da tre errori del sanremese su altrettante palle break. Poi è lo stesso Svajda a guadagnarsi due chance, e in quei casi è bravo l’italiano a piazzare ace che sanno di salvataggio. Si prosegue a colpi di game incertissimi, e lo è soprattutto l’undicesimo in cu Arnaldi ha tre palle per andare sul 6-5, ma dopo quei 20 punti è l’USA ad assicurarsi la possibilità di andare al tie-break. Che finisce per dominare, dal momento che va subito sul 5-1 e poi chiude sul 7-2 senza difficoltà.

Il secondo parziale è quello in cui, per metà, c’è la reazione di Arnaldi e per l’altra metà c’è uno Svajda che non riesce a tenere lo stesso ritmo concesso nel set d’apertura. Non è l’impressione del primo gioco, in cui l’americano spinge sull’onda lunga del tie-break e va avanti di un break, ma dall’immediato controbreak il sanremese riesce finalmente a ritrovare tanta fiducia e a guadagnarsi un assolo da quattro giochi consecutivi che lo porta a comandare di più gli scambi e a far valere una qualità maggiore rispetto al suo avversario. Risultato: 6-2, terzo set.

Chi si aspetta un dominio del ligure nel terzo set è per certa misura smentito. Vero è che Arnaldi è più in grado di controllare la situazione e Svajda va abbastanza spesso in difficoltà sul proprio turno di battuta, ma è altrettanto vero che l’americano resiste come può in tutte le situazioni. E va molto vicino anche a creare la sorpresa, perché un doppio fallo dell’italiano causa due palle break sul 4-4. Arrivano però ottimi servizi e il 5-4 diventa assicurato, come pure il conseguente ultimo break, che fa terminare la partita di Svajda con un doppio fallo.

Non una partita da ricordare per entrambi, questo va detto, anche se per Arnaldi conforta il fatto che l’82% delle prime in campo (un 56% che andrà migliorato) corrisponde al punto. Resta all’incirca uguale la zona di classifica (ad oggi sarebbe numero 35), ma l’importante ora per lui è capire chi ci sarà dall’altra parte della rete al terzo turno.

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