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ATP Pechino, Sinner impiega 2 ore per domare un coriaceo Bu e affronterà Alcaraz in finale!

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Jannik Sinner è finalista per il secondo anno consecutivo al China Open. L’ATP 500 di Pechino vivrà l’ultimo atto più atteso, quello tra il numero 1 del mondo e Carlos Alcaraz: sconfitto in semifinale l’uomo sorpresa del torneo, il cinese Bu Yunchaokete (che è la versione separata di quello che sarebbe un nome unico), per 6-3 7-6(3). Sarà la settima volta all’ultimo atto per il classe 2001 di Sesto Pusteria, che macina ancora record su record in un 2024 già da ricordare così com’è.

Nel primo game di servizio Bu va subito in difficoltà, anche se riesce a salvare due palle break e a salire sull’1-1. I problemi maggiori, però, li ha Sinner in un quinto gioco che è davvero duro, in cui si trova davanti una specie di playstation a tratti automatica. Com’è come non è, però, Jannik le tre chance di 2-3 le annulla e poi è lui stesso a giocare un gran gioco in risposta per strappare di forza il servizio al cinese. Per il numero 1 del mondo, a quel punto, diventa tutto facile. Anche troppo, visto che comincia a dominare il campo in termini di copertura, facendo andare Bu su colpi che non gli piacciono. Due set point sul 5-2 se ne vanno, ma non cambia di molto la sostanza: 6-3.

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C’è un maggior tasso di equilibrio a inizio secondo parziale, o almeno questo è quel che si percepisce lungo i primi quattro game, perché in seguito l’inerzia ha i suoi leggeri cambiamenti da una parte e dall’altra. Sul 2-2 e sul 3-3 Sinner spinge, gioca bene, ha tre chance di andarsene, ma Bu trova sempre un ottimo tennis per fermare la corsa dell’italiano. E poi, sul 4-5, è Jannik a rischiare, finendo sotto 15-30, ma si tira fuori con il servizio (salvo un nastro beffardo del cinese, che però non ha veri effetti sul punteggio). Al tie-break, in un modo o nell’altro, ci si arriva, ma è un autentico dominio di Sinner che lo porta a casa con l’undicesimo ace, quello del 7-3 che gli consente di giocare un’altra finale.

32-29 contro 15-29: questo il conto vincenti-errori gratuiti per Sinner e Bu nelle 2 ore e 5 minuti di match, in un quadro che vede l’italiano avere tantissimo non solo dalla prima (78%), ma anche dalla seconda (68%) in termini di punti vinti. E c’è di più: dall’inizio del 2023, Jannik è il giocatore che ha raggiunto più finali sul veloce, il 56,5% (13/23). Sorpassato anche il dato di Novak Djokovic (6/11, 54,5%), prendendo in esame chi ha giocato 10 o più tabelloni principali ATP sulla superficie.

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