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ATP Stoccolma 2024: Matteo Berrettini spreca nel primo set, Stricker risorge e lo elimina

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Berrettini / SARA DAMNE/Bildbyran/Sipa USA / IPA Sport

Matteo Berrettini esce al secondo turno dell’ATP 250 di Stoccolma. Il romano, in un’ora e 47 minuti, è costretto a fare i conti con una sola constatazione: Dominic Stricker c’è eccome e ha tutta l’intenzione di ritornare anch’egli ai piani alti dopo una serie infinita di problemi, capaci di tenerlo fermo per tutta la prima parte del 2024. Lo svizzero s’impone per 7-6(6) 6-4, e per il capitolino ci sono validi rimpianti per i due set point mancati nel corso del primo set.

Il primo set comincia con un canovaccio che è praticamente lo stesso per tutti i primi sei game: il servizio tenuto a quindici da entrambi (tranne che nel quarto, da Stricker, a zero). Improvvisamente tutto si accende sul 3-3, quando lo svizzero riesce a guadagnarsi la palla break, cancellata con il marchio di fabbrica della casa da Berrettini, il servizio. Di qui in avanti nessuno dei due riesce più ad avere la chance, ma i game diventano decisamente più lottati e meno prevedibili. Si arriva, comunque, al tie-break, ancora più combattuto e incerto. Il primo minibreak è di Stricker, che se lo mangia da solo, poi è l’italiano a avere un enorme vantaggio, 5-2 e due servizi. Bravo è l’elvetico a creare problemi scomodi al romano, che però riesce comunque ad avere due set point. Sul primo eccellente volée bassa del classe 2002 di Münsingen, sul secondo è la sfortuna a tradire Berrettini, dato che il nastro “accomoda” la palla per il dritto di Stricker. Di lì Matteo perde anche gli ultimi due punti, e così il primo set prende la strada svizzera.

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Il secondo parziale è infinitamente più complicato per entrambi i giocatori, che ora si affrontano a viso più aperto (ma, nel caso di Berrettini, anche con un volto che i tratti dello scuro li ha eccome). Sono tre, non consecutive, le palle break che il romano non è in grado di sfruttare nel game d’apertura, e sono due quelle che deve annullare nel gioco successivo. In generale è il suo avversario ad avere ora più difficoltà, ma in un modo o nell’altro trova sempre una via d’uscita, anche sulle nuove chance di 3-2 che Berrettini ha (due, nel caso specifico). Sul 4-5 ancora guai, anzi guai enormi, per il capitolino, perché un rovescio in rete manda Stricker al match point. Lo svizzero gioca un ottimo scambio prendendo la via della rete: il lob dell’azzurro è lungo e il match termina.

Nonostante gli otto ace e l’81% di punti vinti con la prima, il dato che non aiuta Berrettini è un altro: 45% di punti vinti con la seconda, contro il 61% di uno Stricker quest’oggi più bravo a sfruttare i momenti topici all’interno della Kungliga Tennishallen.

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