Tennis
ATP Vienna 2024: Flavio Cobolli si ritira dopo un set e mezzo, Alex de Minaur ai quarti
Finisce anticipatamente il match di secondo turno dell’ATP 500 di Vienna che metteva di fronte Flavio Cobolli e l’australiano Alex de Minaur. Il romano, infatti, si è ritirato a causa di un problema a una spalla, occorso nel finale del primo set e continuato nel secondo: obbligata la decisione dell’italiano, sotto in quel momento per 7-6(2) 3-1. Per l’australiano ora sfida con il qualificato (di lusso, va detto) ceco Jakub Mensik.
Il primo set non sembra poi mostrare reali difficoltà per Cobolli, anche se per l’azzurro arriva quasi subito il break contro in virtù di parecchi problemi con il dritto, che nel terzo game si può ben dire che lo abbandoni. Il romano c’è e si fa sentire eccome, però: risale da 40-0 sul 2-4 per tentare una prima volta il controbreak, sprecando però la sua chance con un errore di rovescio. Segue un altro game duro, in cui è de Minaur ad avere tre opportunità, tutte annullate da Cobolli con i colpi di inizio gioco. E, sul 4-5, finalmente tutto il gioco di Flavio inizia a funzionare, con il break a 30 come naturale conseguenza. All’inizio del tie-break, però, il capitolino si tocca la spalla, il tutto quando l’australiano è già scappato sul 3-0 prima di chiudere per 7-2.
ATP Vienna, Jack Draper impeccabile al servizio: Darderi sconfitto in due set
Arriva anche l’intervento medico nell’intervallo tra i parziali, con Cobolli che si mette a giocare in un modo che decisamente non è il suo: servizio e ricerca della rete il più velocemente possibile, a volte anche con il servizio e volée. Non gli porta bene, perché alla lunga de Minaur capisce cosa e come fare: quando il break arriva, sul 3-1 per l’australiano giunge il ritiro dell’italiano.
La permanenza di Cobolli sul centrale della Wiener Stadthalle non raggiunge di poco l’ora e un quarto. Al netto dei problemi, ad ogni modo, era stata la prima di de Minaur a dare un certo tipo di tono al match: solo tre i punti persi con questa sui 31 giocati dall’australiano. Per lui ora continua la speranza di arrivare alle ATP Finals, un discorso che potrebbe chiudersi a Parigi-Bercy. O forse no.