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Billie Jean King Cup 2024: Paolini certezza, il ritorno di Errani e il rebus della seconda singolarista per Garbin

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Jasmine Paolini, Sara Errani
Paolini, Errani / LaPresse

Jasmine Paolini, Elisabetta Cocciaretto, Lucia Bronzetti, Sara Errani, Martina Trevisan. Ad oggi, e salvo improbabili modifiche, il quintetto di Billie Jean King Cup è questo per quel che riguarda l’Italia pronta ad affrontare il nuovo format delle finali della competizione a squadre femminile. Si partirà, infatti, dai quarti di finale contro la vincente di Giappone-Romania.

Si tratta di una situazione che vede le azzurre avere i favori del pronostico su entrambi i fronti, per quanto con delle insidie. Va rimarcato, infatti, che il Giappone si presenta, allo stato attuale delle cose, con quattro giocatrici chiamate da Ai Sugiyama, vale a dire Moyuka Uchijima, la veterana Nao Hibino e le doppiste Eri Hozumi e Shuko Aoyama. Per quanto riguarda la Romania, la situazione è ancor meno allegra con o senza Simona Halep (l’ex numero 1 non c’è, ma il rientro procede a grandissima fatica), con Jaqueline Cristian, Elena-Gabriela Ruse, Ana Bogdan e Anca Todoni a contendersi i posti in singolare e Monica Niculescu, eterna, ad attendere qualcuna che sia con lei in doppio.

Va da sé che la logica darebbe l’Italia favorita su tutta la linea, anche nel peggiore dei casi, col quintetto attuale. Jasmine Paolini, da numero 1, non è destinata ad avere problemi con Uchijima o verosimilmente Cristian, ed anche l’accoppiata con Sara Errani può solo essere positiva. E questo non solo perché si parla di una delle coppie migliori del 2024, ma anche per l’intesa raggiunta nel corso del tempo, quella che ha portato anche sia l’una che l’altra a raggiungere tutti gli obiettivi che sono arrivati in quest’annata, è il caso di dirlo, olimpica. Semmai, i dubbi rimangono sulla seconda singolarista.

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Subito c’è da sgombrare il campo su una questione: molto difficilmente a Malaga ci sarà Martina Trevisan in campo in un qualsiasi singolare. L’anno scorso fu lei a entrare in scena in tutti i primi incontri perché trovò una fiducia enorme nel girone e in semifinale, ma nel 2024 ha subito un crollo sia di classifica che di fiducia. Così, oggi a giocarsi quel posto da seconda singolarista sono Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti.

A vantaggio della prima andrebbe la fiducia acquisita lungo tutta la prima parte della stagione, ma ci sono due Cocciaretto in questo 2024: quella prima della polmonite e quella dopo. Non è più riuscita, infatti, a raggiungere gli stessi risultati e gli stessi picchi della prima metà dell’anno, quando pareva davvero in grado di attaccare anche il discorso teste di serie negli Slam. Bronzetti, dal canto suo, ha un ben differente tipo di storico: è riuscita proprio dopo gli US Open a raggiungere due semifinali 250 sul veloce. Due bei risultati, cui fa però da contraltare una constatazione: con le big non è ancora mai riuscita davvero a svoltare.

In buona sostanza, la situazione di rischio riguarda, ancor più dei quarti, un’eventuale semifinale. La scelta non la si augura forse a nessuno: Cechia con Muchova, Noskova, Siniakova e Bouzkova, Polonia con Swiatek e una tra Frech e Linette, Spagna con Badosa e tante possibili seconde scelte. Verosimilmente potrebbero esserci le ceche. E a quel punto la scelta potrebbe diventare cruciale: se nel primo confronto Bronzetti potrebbe anche bastare, nel secondo, quello dell’eventuale penultimo atto, non si potrebbe prescindere dalla speranza di ritrovare una Cocciaretto formato prima parte di stagione. Il tutto, chiaramente, a meno di giocarsi il jolly di Sara Errani stessa, una che nella giornata giusta ha ancora la possibilità di far girare la testa a mezzo circuito. Un rompicapo che toccherà a Tathiana Garbin risolvere.

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