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Cosa cambierebbe alle ATP Finals se Djokovic rinunciasse: possibili riserve e avversari di Sinner

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Sinner-Djokovic / Lapresse

Novak Djokovic occupa il sesto posto nella ATP Race, ovvero la classifica che prende in considerazione esclusivamente i risultati ottenuti nel corso di questa annata agonistica. Il fenomeno serbo, che ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 (non conteggiata però in questa graduatoria), ha messo da parte 3.910 punti, frutto soprattutto di cinque risultati eccellenti: semifinale agli Australian Open (persa contro Jannik Sinner), semifinale al Masters 1000 di Montecarlo (ko con Casper Ruud), quarti di finale al Roland Garros (non scese in campo per fronteggiare Ruud), finale a Wimbledon (battuto da Carlos Alcaraz) e finale al Masters 1000 di Shanghai (surclassato ancora una volta dal fuoriclasse altoatesino).

Il 24 volte Campione Slam si è nei fatti qualificato alle ATP Finals, ovvero il torneo di fine stagione a cui vengono ammessi gli otto migliori tennisti del circuito, ma ha messo in dubbio la propria partecipazione all’evento che andrà in scena sul cemento di Torino dal 10 al 17 novembre. L’attuale numero 4 del mondo potrebbe non essere della partita nel capoluogo piemontese, dove tra l’altro si presenterebbe per difendere il titolo conquistato lo scorso anno regolando Jannik Sinner nell’atto conclusivo. Il ribattezzato Nole prenderà una decisione soltanto nei prossimi giorni e naturalmente quello che deciderà di fare genererà una reazione a catena. Cosa cambierebbe alle ATP Finals se Djokovic rinunciasse?

A prendere parte all’evento sarebbe il numero 9 della Race, mentre decimo e undicesimo sarebbero le riserve. La lotta è rovente: il norvegese Casper Ruud è settimo con 3.855 punti seguito dal russo Andrey Rublev (3.720), ma entrambi sono stati eliminati dal Masters 1000 di Parigi-Bercy e dunque devono guardarsi le spalle dall’australiano Alex de Minaur (3.645) e dal bulgaro Grigor Dimitrov (3.240). Possono avere qualche flebile speranza anche il greco Stefanos Tsitsipas (3.065), il danese Holger Rune (2.725) e il britannico Jack Draper (2.685), almeno per essere riserva. L’eventuale rinuncia di Novak Djokovic avrebbe delle conseguenze anche sulla composizione dei due gironi da quattro  giocatori ciascuno.

Ricordiamo il regolamento: numero 1 e numero 2 della Race finiscono in due gruppi distinti e nel sorteggio pescheranno uno tra n. 3 e n. 4, uno tra n. 5 e n. 6, uno tra n. 7 e n. 8. Se Djokovic rinunciasse allora il numero 7 diventerebbe per l’occasione testa di serie numero 6 e il numero 9 della Race chiuderebbe il seeding. Quali sarebbero gli scenari per Jannik Sinner, numero 1 del mondo? Il nostro portacolori incrocerebbe uno tra numero 3 e numero 4 (Carlos Alcaraz e il tedesco Alexander Zverev sono ancora in lotta per la seconda piazza, il russo Daniil Medvedev sarà sicuramente il numero 4), uno tra numero 5 e numero 6 (situazione in forte evoluzione, ma lo statunitense Taylor Fritz dovrebbe essere quasi sicuramente in questa fascia), uno tra numero 7 e numero 8.

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