Formula 1

F1, GP Messico 2024: pista favorevole a McLaren o Red Bull? E la Ferrari…

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Leclerc / LaPresse

Neanche il tempo di riordinare le idee in F1 perché è subito ora di tornare in pista. Messa in archivio la tappa del “Luna Park” di Austin, in Texas, ci si sposta a Città del Messico per il 20° appuntamento del Mondiale 2024. La situazione in classifica tra i piloti sorride all’olandese Max Verstappen (Red Bull), visto il margine di vantaggio a cinque week end della conclusione di 57 lunghezze sul britannico Lando Norris (McLaren) e di 79 sul monegasco Charles Leclerc (Ferrari).

Vero è che nella gara domenicale, il digiuno da vittorie di Max si è protratto anche negli States (9 GP), considerando la doppietta della Rossa firmata da Leclerc e dallo spagnolo Carlos Sainz. E in Messico cosa accadrà? Parliamo di un circuito che misura 4.304 metri: il primo settore è rapidissimo, con due lunghi rettilinei separati da una chicane (curve da 1 a 3); i restanti due settori sono invece più tortuosi, citando le modifiche alla mitica curva parabolica Peraltada.

Una delle particolarità di questo tracciato è la sua posizione geografica. Siamo a 2300 metri sul livello del mare e questo influirà sul lavoro di messa a punto dei team, dal momento che si girerà in una condizione d’aria più rarefatta con conseguente diminuzione della resistenza all’avanzamento. Le monoposto soffriranno di una mancanza di carico notevole, tale da rendere la guida più complicata e generare graining sulle gomme. Per questo, si dovrà trovare il giusto compromesso nel set-up, pensando alla gestione delle mescole e al controllo delle temperature di motore e freni.

Quali saranno le monoposto di riferimento? Difficile da dire, in una F1 che nello stesso fine-settimana ha visto cambiare spesso i valori in pista. Se si prende in considerazione lo storico, nelle ultime tre edizioni ha sempre vinto Verstappen, ma la RB20 non sta dando quelle certezze che invece in passato garantiva. McLaren potrebbe riscattarsi, essendo la vettura che negli ultimi week end ha avuto il rendimento più convincente su ogni tipologia di circuito.

Ferrari, però, arriva con il vento in poppa del successo inatteso ad Austin e l’anno scorso monopolizzò la prima fila nelle qualifiche, con Leclerc in pole-position. Se la Rossa dovesse trovare il medesimo bilanciamento del Texas, avendo minimizzato il problema del bouncing, allora potrebbe essere della partita per la vittoria, ricordando il suo distacco di 48 punti dalla menzionata McLaren nella graduatoria riservata ai costruttori.

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