Formula 1

F1, Lewis Hamilton sulle decisioni della FIA: “Verstappen se la cava sempre perché c’è una zona grigia: incongruenze sulle penalità”

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Hamilton / IPA Agency

Lewis Hamilton cerca il riscatto nel Gran Premio del Messico. Il weekend ad Austin è stato da incubo per il sette volte campione del mondo con il diciannovesimo posto nelle qualifiche e l’errore dopo tre giri in gara che l’ha portato al ritiro. La Mercedes ha dato segnali contrastanti tra passo gara e giro secco, ma appare vicino alle altre tre grandi scuderie.

Nel media day il britannico ha parlato della disparità di trattamento da parte dei giudici in gara su alcune situazioni analoghe: “È interessante che la gente ne parli ora perché è successa la stessa cosa a me nel 2021. Se prendiamo in considerazione il Brasile, ad esempio, in frenata ero davanti ma poi l’altro pilota lascia semplicemente i freni e non fa la curva e devi andare largo. Non c’è scelta, ma poi magari i giudici ti penalizzano perché sei andato largo. Sicuramente bisogna fare qualcosa al riguardo perché sta succedendo troppo spesso.

Prosegue su questo argomento: “L’ho sperimentato molte volte con Max, non dovresti essere in grado di mettere la macchina all’interno, riuscire a stare davanti mantenere comunque la tua posizione. Devono apportare delle modifiche alle regole“.

Su Verstappen: “È sempre stata una zona grigia, ecco perché Max se l’è cavata per così tanto tempo. Ci sono delle incongruenze nelle decisioni, weekend dentro, weekend fuori. Come sport, dobbiamo migliorare in tutti gli ambiti e se guardiamo ad altri sport, ad esempio, hanno arbitri e giudici a tempo pieno e sono sicuro che non sarebbe una brutta cosa per il nostro sport“.

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