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F1, perché oggi le FP2 del GP del Messico dureranno più del solito

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Oliver Bearman
Bearman / LaPresse

Nella giornata odierna, all’Autodromo Hermanos Rodriguez, si apre il Gran Premio di Città del Messico. I più attenti avranno sicuramente notato un’anomalia negli orari. La FP2, ovverosia la seconda sessione di prove, non durerà un’ora, bensì 90 minuti. Qual è la ragione di questo cambiamento?

Semplicemente, si è deciso di effettuare dei test su una nuova mescola di pneumatici Pirelli che verrà proposta nel 2025. Si tratta della cosiddetta C6, un compound extra-morbido pensato soprattutto per i circuiti cittadini. Non è casuale la scelta del Messico per effettuare queste prove, cruciali in vista del prossimo anno.

Difatti l’altura di Ciudad de Mexico (si corre a oltre 2.000 metri di quota) metterà a dura prova gli pneumatici, permettendo di raccogliere dati anche in una situazione di criticità. La C6, peraltro, è stata concepita guardando proprio a tracciati come quello della capitale messicana.

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Non è la prima volta che la FP2 viene allungata per svolgere dei test sugli pneumatici. Cionondimeno, i 90 minuti del Gran Premio di Città del Messico non saranno un mero pro-forma, bensì un test particolarmente significativo su una delle novità di rilievo annunciate per la stagione ventura.

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