MotoGP
Francesco Bagnaia parla chiaro: “Ho una missione, devo recuperare punti”
Terzultimo appuntamento del Mondiale 2024 di MotoGP. In Thailandia, sul circuito di Buriram, riprenderà il confronto iridato tra Francesco Bagnaia e lo spagnolo Jorge Martin. Il centauro iberico della Ducati Pramac precede in classifica generale Pecco di 20 lunghezze. Il pilota nostrano deve, quindi, rimontare e spera di trovare in territorio asiatico quelle sensazioni che in Australia non ha avuto.
“La mia missione è recuperare punti, questo circuito è meglio per me rispetto a Phillip Island dove non sono mai stato il più veloce. Questo tracciato mi piace, penso di aver un potenziale più alto qui“, ha raccontato Bagnaia in conferenza stampa. “La situazione è diversa rispetto a quando non c’era la Sprint: è più facile perdere o guadagnare punti. Ma resta sempre il -20, servirà fare qualcosa in più per recuperare“, ha precisato il due-volte iridato.
A Pecco è stata posta anche una domanda sull’incidente in Australia tra Marco Bezzecchi e Maverick Vinales: “Ci sono delle curve in cui, quando stai superando un pilota e l’altro frena, si rischia perché vieni risucchiato dalla scia. Anche a me è successo in Qatar con Di Giannantonio, sono stato risucchiato. Ma sicuramente bisognerà parlare con la safety commission“, la sua opinione.
Giornate nelle quali si è parlato tanto del ritorno in MotoGP di Andrea Iannone, in sostituzione di Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46) per gli ultimi due appuntamenti del Mondiale a Sepang e a Valencia: “Speravo di vedere Bulega su quella moto, ma Andrea penso che si divertirà un sacco. La Malesia non è un circuito facile, ma penso che gli piacerà. Conosce la MotoGP. Certo, ha smesso di guidare una Ducati nel 2016, la differenza è enorme oggi rispetto ad allora. Si adatta un po’ meglio a tutti, ma per essere veloce devi forzarla un po’, è una moto competitiva e devi essere aggressivo in alcune circostanze“.
Tornando al confronto con Martin: “Sento la stessa pressione, è la quarta stagione che lotto per il titolo. Per me la strategia è la stessa, sia da leader che da inseguitore. Mi comporterò come sempre. A Phillip Island, Jorge è sempre stato più veloce, qui in Thailandia l’anno scorso ha vinto ed è stato più intelligente. Considerando però il tracciato, questa pista è un po’ più dalla mia parte, anche se lui è sempre veloce“.