MotoGP

Francesco Bagnaia soddisfatto: “Mi trovo molto bene con la moto, siamo sulla strada giusta”

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Bagnaia / Valerio Origo

L’obiettivo era chiaro: andar forte fin dall’inizio. Ha cercato di fare questo Francesco Bagnaia nel primo giorno del week end del GP del Giappone, quintultimo round del Mondiale 2024 di MotoGP. Sul circuito di Motegi, la casa della Honda, il campione del mondo in carica ha concluso in settima posizione le pre-qualifiche, non riuscendo a massimizzare la propria prestazione nel time-attack come fatto dal sudafricano Brad Binder (KTM), il migliore davanti a Marc Marquez (Ducati Gresini) e a Jorge Martin (Ducati Pramac).

Tuttavia, Pecco è stato molto efficace sul passo gara e questo lo conforta in vista della prosecuzione dell’appuntamento nipponico, anche se il meteo potrebbe fare le bizze domani se si considerano le previsioni: “Al momento è stato un fine-settimana molto positivo, mi sono trovato molto bene con la moto fin da subito, questa pista si adatta bene al mio stile di guida. L’unica cosa che è mancata è stato il time-attack perché sono andato lungo in curva-11. A parte questo, tutto molto bene, la moto mi piace. Dobbiamo solo fare un piccolo step in avanti, ma siamo sulla strada giusta“, ha raccontato Bagnaia ai microfoni di Sky Sport.

Questa pista come caratteristiche somiglia un po’ all’Austria e il grip è paragonabile a Jerez. Questo layout tira fuori le mie qualità di guida: frenare forte ed entrare in curva in maniera decisa. Ho trovato delle soluzioni nel settore tre che solitamente mi dà dei problemi. Per me oggi era fondamentale lavorare sul passo e l’abbiamo fatto bene“, ha raccontato Pecco.

Sulla gestione del week end, tenendo conto della pioggia che potrebbe essere protagonista domani, le idee sulle gomme da adottare domenica, in caso di pista asciutta, sono chiare: “A mio avviso, la media è quella che meglio si adatta al GP, mentre con la Sprint, se non sarà asfalto bagnato, gireremo con le soft“. In conclusione, Bagnaia ha anche detto la sua sul problema con le gomme Michelin, in riferimento alle difficoltà avute a Misano e a Mandalika: “Sono due situazioni diverse. A Misano era una cosa che non partiva da noi, mentre in Indonesia il problema è che, stando dietro ad altre moto, non si riesce a scaldare la gomma come si vorrebbe e questo non ne beneficia la prestazione. Non è un caso che, quando ho avuto pista libera, sono andato molto forte e abbassato i miei tempi in maniera significativa“.

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