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Fritz spiega le differenze tra Sinner e Alcaraz: “Jannik ha portato il tennis a un livello superiore”

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Sinner-Alcaraz / IPA Agency

Jannik Sinner e Carlos Alcaraz stanno dando vita a una rivalità semplicemente spettacolare e che sta facendo sognare tutti gli appassionati di tennis, indipendentemente dalla nazionalità dei due contendenti. Il fuoriclasse italiano occupa la prima posizione del ranking ATP da ormai venti settimane e nel corso di questa stagione ha vinto due Slam (Australian Open e US Open) e tre Masters 1000 (Miami, Cincinnati, Shanghai), mentre lo spagnolo ha replicato imponendosi negli altri due tornei più importanti del panorama internazionale (Roland Garros e Wimbledon) e occupa attualmente il secondo posto della classifica mondiale.

I due fenomeni si sono fronteggiati in quattro occasioni durante il 2024: l’iberico ha avuto la meglio per tre volte sul circuito maggiore (semifinale al Masters 1000 di Indian Wells e al Roland Garros, finale del torneo ATP 500 di Pechino), ma l’azzurro ha dettato legge nell’ultimo testa a testa (l’atto conclusivo del Six Kings Slam, anche se quel trionfo accompagnato da un assegno da sei milioni di dollari non entra ufficialmente nel novero dei precedenti poiché si è disputato in un torneo di esibizione non riconosciuto dall’ATP).

Taylor Fritz ha fronteggiato Jannik Sinner nella finale degli ultimi US Open (ed è sotto per 2-1 negli scontri diretti, l’ultimo vinto nel 2021) e ha perso le due sfide disputate in carriera contro Carlos Alcaraz (2-0), ma ha anche incrociato i Big Three da quando gioca sul circuito maggiore: pesantissimo 10-0 contro il serbo Novak Djokovic (quest’anno ci ha perso due volte, tra cui i quarti di finale degli Australian Open), pareggio per 2-2 contro lo spagnolo Rafael Nadal (le ultime sfide ebbero luogo nel 2022, tra cui quella nel round robin delle ATP Finals vinta dall’americano) e 0-2 contro lo svizzero Roger Federer (ma l’ultimo risale al 2019).

Il tennista statunitense ha così avuto la possibilità di affrontare le cinque grandi stelle ed è dunque stato interrogato da Tennis Channel su eventuali somiglianze tra Sinner, Alcaraz e i Big 3: “Ciò che mi impressiona di più di Jannik e Carlos è l’incredibile qualità della loro difesa. In effetti, non difendono affatto, ma quando vengono spinti all’angolo del campo, spaccano la palla. Posso trovarmi in uno scambio di rovescio contro rovescio con loro e so che se inverto il mio drive, il mio colpo dovrà essere davvero buono altrimenti la palla successiva mi spiazzerà“.

Taylor Fritz è poi stato lapidario quando si è parlato dell’esplosività e dell’agilità di movimento dei due punti di riferimento del panorama attuale: “Si muovono lateralmente bene come Rafael e Novak nel loro periodo di massimo splendore, ma la loro palla va circa 10 miglia all’ora più veloce della loro (circa 16 km/h in più, n.d.r.)“. Un vero e proprio elogio da parte dell’attuale numero 6 del mondo, che potrebbe essere un avversario di Sinner e/o di Alcaraz alle ATP Finals di Torino.

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