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Gianni Iapichino: “Larissa alle Olimpiadi si è sgonfiata, valeva oltre i 7 metri. Ci saranno cambi nello staff”

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Larissa Iapichino/LaPresse

Nuovo appuntamento con Sprint 2U, il programma condotto da Ferdinando Savarese sul canale Youtube di OA Sport. L’ospite di questa settimana è stato Gianni Iapichino, papà e allenatore di Larissa, vice-campionessa europea di salto in lungo e stella della nazionale azzurra. Un anno che ha visto proprio la toscana brillare nell’appuntamento casalingo a Roma, ma anche vivere la delusione delle Olimpiadi di Parigi 2024, dove non è riuscita a conquistare una medaglia che era alla portata.

Gianni Iapichino parla così della stagione di sua figlia: “Larissa in questa stagione ha fatto delle cose grandiose. Purtroppo non è riuscita a trovare la punta. Una punta che valeva sicuramente i sette metri e anche di più. In allenamento lei ha fatto dei salti di qualità incredibili sia sul piano della velocità, dei balzi e della forza. Lei alle Olimpiadi era ad una forma strepitosa e così lo era anche a Bruxelles per la finale della Diamond League”

Sulla gara olimpica e su quello che è successo a Parigi: “Io ero sicuro che alle Olimpiadi lei avrebbe sicuramente superato i sette metri. Purtroppo non abbiamo capito bene cosa è successo tra la qualificazione e la finale. Nella finale olimpica si è sgonfiata mentalmente. Ha fatto una bella gara, ma sicuramente è mancato quel qualcosa in più che di solito caratterizza le finali, proprio come era accaduto agli Europei. A Roma non era in una forma strepitosa, perché non potevo portarla al picco della forma a due eventi così lontani. A Parigi fin dalle prime rincorse mi sono accorto che stava succedendo qualcosa e ho cercato a spronarla, ma anche lei mi ha subito detto che qualcosa non andava”. 

Qualche cambiamento all’interno dello staff della saltatrice azzurra: “Abbiamo fatto delle scelte davvero importanti nell’inserimento di nuove figure all’interno del team di Larissa. Abbiamo inserito un grande professionista anche sul piano nutrizionale. Spero davvero che chi la seguirà sul piano mentale e psicologico potrà risolvere il problema avuto durante la finale di Parigi. Noi eravamo davvero consapevoli che Larissa valesse più del 6.87, ma tutto il mondo dei salti era convinto che potesse vincere o comunque come minimo fare seconda”.

Sulla pressione che Larissa ha sempre avuto fin dai suoi esordi: “Dopo il 6.91 fatto da juniores tutto quello che si è venuto a creare è stato sicuramente bello, però probabilmente l’ha segnata, avendo quasi paura del clamore. In questo quadriennio vogliamo assolutamente arrivare con Larissa libera mentalmente e libera da freni in modo da poter saltare il più lontano possibile”.

Ancora sulla stagione appena trascorsa: “Quello che vedo di positivo quest’anno è la media dei risultati ottenuti. Lei sotto i 6.80 metri non è mai andata. Ha acquisito anche una consapevolezza della propria forza e forse anche questa consapevolezza l’ha portata inconsciamente ad avere un sistema di autodifesa, quasi come a bloccarsi, proprio come è accaduto alle Olimpiadi“.

Uno sguardo al futuro e agli obiettivi del 2025: “Larissa dovrebbe partecipare agli Europei in Olanda, perché poi inizieremo la preparazione alle gare all’aperto. Se non esordiamo nella competizione che è la vecchia Coppa Europa, forse fare una gara prima. Poi faremo sicuramente la Diamond League e probabilmente andremo a Eugene, anche se ci sarà da capire per tanti motivi, mentre non andremo a Londra dove c’è una pedana sopraelevata che proprio non piace a Larissa. Comunque sarà un percorso a tappe per arrivare ai Mondiali”. 

INTERVISTA GIANNI IAPICHINO A SPRINT 2U

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