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Golf: Byeong Hun An batte Tom Kim al Genesis Championship. Migliozzi, rimonta da PGA Tour. Laporta si prende Abu Dhabi

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Byeong Hun An
Byeong Hun An / LaPresse

Festa sudcoreana al Genesis Championship di Incheon, giocato al Jack Nicklaus Golf Club Korea fino a questa mattina (in Italia). Dopo una lotta che li ha visti continuamente nelle zone alte, Byeong Hun An e Tom Kim, due dei più rappresentativi golfisti del Paese, finiscono per giocarsi al playoff di spareggio il torneo dopo aver girato entrambi in -17 e, assieme, a -5 nell’ultimo giro. Alla fine birdie di An, bogey di Kim e seconda vittoria in tornei legati all’European Tour/DP World Tour per il trentunenne di Seul.

La terza posizione è di Ricardo Gouveia, che con il suo -16 raggiunge uno dei migliori risultati in carriera, nella quale soltanto in un’altra occasione, ormai nel 2016, era andato a podio sul circuito continentale. Si tratta di un risultato per lui importantissimo, perché salva la carta per il DP World Tour in quota 2025.

Ai piedi del podio il francese Antoine Rozner, che paga un doppio bogey alla 15 che gli toglie speranze di vittoria che aveva fino a quel momento. Per lui, comunque, un -15 importante. Ciò che è ancor più importante, però, lo si trova in casa Italia e riguarda il quinto posto di Guido Migliozzi. Eccezionale la sua rimonta: risale 13 posizioni, chiude in -14 con un giro da sette birdie, di cui cinque nelle ultime sette buche, diventa 14° nella classifica della Race to Dubai e in questo modo si rimette ampiamente in corsa per conquistare una carta sul PGA Tour nel 2025.

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E le buone notizie arrivano anche da Francesco Laporta. Rimane in lotta per fare un grandissimo risultato fino alla fine, ha un calo con tre bogey alla 11, 15 e 16, ma riesce a chiudere sesto e soprattutto a chiudere da 60° la Race to Dubai, qualificandosi così per l’Abu Dhabi HSBC Championship, riservato ai migliori 70 del tour continentale e che precede il DP World Tour Championship, che invece riguarda i migliori 50. Con Laporta a -12 anche lo spagnolo Ivan Cantero e il sudafricano Casey Jarvis. Noni a -11 il giapponese Rikuya Hoshino, l’altro sudafricano Brandon Stone, l’inglese Todd Clements, il sudcoreano Hongtaek Kim e il danese Nicolai Højgaard.

Per quel che riguarda gli altri due italiani, finale dal gusto un po’ amaro. Filippo Celli gira in fondo bene, chiude 34° a -6 con -3 oggi, ma il 133° posto nella Race to Dubai gli impedisce di avere la carta piena certa nel 2025. Per lui ci sarà la fase finale della Q School. 54° posto per Edoardo Molinari, che paga un +2 odierno e termina a -1.

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