Golf

Golf: Tyrrell Hatton beffa Colsaerts e vince l’Alfred Dunhill Links Championship, Laporta miglior italiano

Pubblicato

il

Hatton, Colsaerts / Robert Perry/PA Wire / IPA Sport

All’ultima buca, con un birdie che regala i brividi già per il solo fatto di eseguirlo sull’Old Course di St. Andrews, Tyrrell Hatton vince con lo score di -24 l’Alfred Dunhill Links Championship 2024. Per l’inglese si tratta della prima vittoria da quando ha deciso di unirsi alla LIV Golf, da cui esce solo per quelle rare volte in cui può gareggiare sul DP World Tour. Sesto successo (e terzo in questo torneo, record) per lui, che beffa il belga Nicolas Colsaerts (-23), vicinissimo a interrompere cinque anni di digiuno e protagonista con lui di un duello riaccesosi nel finale dell’ultimo giro. Sono il doppio bogey e il bogey di Hatton alla 13 e alla 14 e il birdie di Colsaerts alla 15 a rimettere tutto in bilico, prima dell’epilogo finale che vede i due stringersi la mano, memori di tante avventure passate assieme.

Terzo posto con recupero di due posizioni per Tommy Fleetwood: l’inglese risale dal quinto di ieri con un -5 che gli permette di arrivare a -21, precedendo così di due colpi il danese Rasmus Neergard-Petersen (miglior risultato per lui, arrivato lo scorso anno sul tour e già settimo al BMW International Open 2023), lo spagnolo David Puig e il sudafricano Robin Williams (-6 odierno per lui), tutti quarti a -18.

Golf, Keith Mitchell guida il Sanderson Farms Championship dopo il “moving day”

Settima posizione per il francese Tom Vaillant, il deluso di giornata viste le ambizioni iniziali (ieri era terzo): insieme a lui, a -18, il cinese Haotong Li e Jon Rahm. Per lo spagnolo ci sarà ancora un’altra puntata europea, quella dell’Andalucia Masters tra dieci giorni. Completano la top ten l’USA Brooks Koepka e l’inglese Matthew Jordan (-17 per entrambi). Chiudono appaiati al 25° posto a -14 i due nomi di grido del torneo in relazione alla Race to Dubai, Rory McIlroy e Robert MacIntyre. Con il nordirlandese e lo scozzese anche Padraig Harrington, ed è significativo come spesso l’irlandese, pur non essendo più abitudinario del tour, con i suoi 53 anni continui ad avere la forza di avere guizzi che lo portano a risultati di ottimo livello. 35° posto per un altro dei big della vigilia, nella quota a stelle e strisce, Patrick Reed (-13).

A finire come miglior italiano è Francesco Laporta, che con il -2 di giornata si va ad assestare alla posizione numero 43 con lo score di -12, mantenendo anche salda ad ora la carta per il DP World Tour 2025. Il 54° posto a -11 consente a Lorenzo Scalise di risalire in questo senso al numero 155, che rimane pur sempre abbastanza lontano dal 110° posto che lo avvantaggerebbe. In ogni caso una buona settimana per entrambi.

Exit mobile version