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Tennis
Jannik Sinner: “Mi godo un’altra finale, con Alcaraz sarà dura: ogni match con lui è diverso”
Jannik Sinner ha sconfitto il cinese Bu in due set molto tirati e, dopo due ore di grande battaglia contro il padrone di casa, si è qualificato alla finale del torneo ATP 500 di Pechino. Il numero 1 del mondo potrà così difendere il titolo conquistato lo scorso anno, fronteggiano lo spagnolo Carlos Alcaraz: si preannuncia una sfida rovente contro il numero 2 del ranking ATP, sarà la decima sfida sul circuito maggiore tra i due grandi rivali e avrà come sempre un peso specifico enorme dal punto di vista agonistico e mentale.
Jannik Sinner ha analizzato la situazione in conferenza stampa: “Sono felice di fare una nuova finale qui, questo è un posto molto speciale. Ho avuto una partita molto difficile, Bu stava giocando molto bene. All’inizio credo che entrambi stessimo cercando di capire un po’ il nostro modo di giocare perché era la prima volta che ci affrontavamo. Nel secondo set ho avuto diverse occasioni nei game in risposta, ma non sono riuscito a sfruttarle. Sono comunque molto felice di aver vinto in due set. In un terzo set non si può mai sapere cosa può succedere, Bu è un ottimo giocatore“.
L’azzurro si è già proiettato verso l’atto conclusivo, in programma domani (mercoledì 2 ottobre, non prima delle ore 11.00 italiane): “Con Alcaraz sarà diverso, ovviamente ci conosciamo bene. Ora devo riposare, non c’è molto tempo. So che sarà dura, ci conosciamo benissimo, ogni match tra noi due è molto diverso. Io mi godo intanto un’altra finale. Speriamo che domani sia una bella partita”.
Il 23enne si è soffermato più a lungo su Bu: “Ho guardato un po’ la sua partita di quarti di finale contro Rublev, cercando di capire un po’ come gioca. Volevo capire come si muoveva, come erano i suoi colpi. Sentivo che era ovunque. È difficile giocare contro di lui, ha fatto bene nell’ultimo mese. È anche molto giovane, ho la sensazione che lo vedremo ancora sui campi più importanti. È un giocatore molto solido. Ha mantenuto il suo livello per tutta la partita, cosa che a volte è difficile da vedere. Di solito si hanno più alti e bassi, ma lui è stato molto solido. Non ha grandi punti deboli. Ha dritto, rovescio, un buon servizio. Devi guadagnarti ogni punto che giochi, fisicamente è bravo“.
Il fuoriclasse altoatesino ha commentato anche il pubblico di casa: “Sono rimasto davvero sorpreso dalla correttezza del pubblico. C’era una bella atmosfera, con uno stadio pieno. È stato un onore giocare lì, essere parte della partita. Pensavo che la partita sarebbe stata più combattuta nel secondo set e questo è esattamente ciò che il pubblico voleva vedere. Penso sempre che, soprattutto nelle sessioni notturne, bisogna sentirsi onorati di scendere in campo perché sono occasioni speciali, indipendentemente dal luogo in cui ci si trova. Era un pubblico molto corretto. Succede anche agli US Open contro gli americani, è diverso, ma sono comunque corretti“.