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Jannik Sinner parla dei milioni di Riad: “Non gioco per soldi, vivo bene senza denaro”

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Sinner / IPA Agency

Jannik Sinner tornerà in campo al Masters 1000 di Parigi-Bercy dopo essersi goduto una settimana di meritato riposo dal punto di vista agonistico. Il numero 1 del mondo esordirà direttamente al secondo turno sul cemento della capitale francese, affrontando il vincente del confronto tra lo statunitense Ben Shelton e un rivale da definire (il canadese Felix Auger-Aliassime ha dato forfait): si tratterà di un debutto ostico per il fuoriclasse altoatesino, che in caso di vittoria potrebbe incrociare il danese Holger Rune agli ottavi di finale.

L’avvio di tabellone non è sicuramente dei più semplici per il vincitore di Australian Open e US Open, che tra quarti e semifinali potrebbe incrociare lo statunitense Taylor Fritz e il tedesco Alexander Zverev in un torneo che negli ultimi anni non gli ha dato molte soddisfazioni. Il 23enne incomincia dall’evento in terra transalpina il suo intenso finale di stagione, che poi proseguirà con le ATP Finals a Torino e le Finals di Coppa Davis a Malaga.

Jannik Sinner è reduce dalle affermazioni al Masters 1000 di Shanghai (terzo sigillo stagionale in un torneo di questo livello dopo quelli ottenuti a Miami e Cincinnati) e dal trionfo al Six Kings Slam, dove ha regolato nell’ordine il russo Daniil Medvedev, il serbo Novak Djokovic e lo spagnolo Carlos Alcaraz. L’azzurro ha primeggiato brillantemente nel torneo di esibizione andato in scena sul cemento di Riad (Arabia Saudita) ed ha portato a casa il lauto montepremi di 6 milioni di dollari (circa 5,52 milioni di euro).

Il numero 1 del ranking ATP ha incassato l’assegno più alto visto nella storia per un evento tennistico (nelle due affermazioni ottenute negli Slam si era fermato a metà strada a livello economico) e in stagione ha così toccato i 18 milioni di dollari guadagnati in premi sportivi (gli altri 12 provengono dagli eventi disputati sul circuito maggiore). Nelle ultime settimane si è parlato molto di quell’emolumento e Jannik Sinner ha risposto proprio a una domanda in merito a quella cifra durante un’intervista concessa a Eurosport.

Jannik Sinner è stato molto chiaro:Non gioco per soldi, è semplice. Certamente è un bel premio, ma sono andato là perché c’erano sei dei migliori giocatori del mondo, potevo misurarmi con loro ed era un bell’evento per me. Quando vinco per me significa che ho giocato nel modo giusto e che posso migliorarmi per il futuro. I soldi sono importanti ma non così tanto, vivo bene anche senza il denaro: sono più importanti la salute e la famiglia, i soldi sono soltanto un extra“.

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