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Jannik Sinner verso Parigi-Bercy: “Sorteggio difficile, la forma è buona. Coaching? Conosci l’allenatore”

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Sinner / IPA Agency

Jannik Sinner si appresta a fare il proprio ritorno in campo dopo aver vinto il Masters 1000 di Shanghai e il Six Kings Slam. Il numero 1 del mondo punta a essere grande protagonista al Masters 1000 di Parigi-Bercy, dove esordirà direttamente al secondo turno contro il vincente del confronto tra lo statunitense Ben Shelton e il canadese Felix Auger-Aliassime. In caso di vittoria ci potrebbe essere un ottavo contro il danese Holger Rune, mentre tra quarti e semifinali potrebbe incrociare lo statunitense Taylor Fritz e il tedesco Alexander Zverev.

Il fuoriclasse altoatesino si è soffermato proprio sul sorteggio in occasione della conferenza stampa odierna, antipasto in vista dell’inizio del torneo: “Direi che è stato molto, molto difficile. Giocare su questa superficie contro tennisti che servono bene è sempre complicato. Ma andiamo giorno per giorno, un avversario dietro l’altro. Contro Shelton è sempre stato un confronto difficile, contro Auger-Aliassime non ho mai vinto. Cercherò di prepararmi al meglio per la prima sfida del torneo, non vedo l’ora“.

I precedenti sul cemento della capitale francese non sono idilliaci per il 23enne, che lo scorso anno dovette rinunciare a scendere in campo per disputare il proprio ottavo di finale visto che il match contro McDonald si era concluso a notte fonda: “Negli ultimi due anni in cui ho giocato qua ho faticato (nel 2022 perse al primo turno contro lo svizzero Huesler, n.d.r.), ora sono molto concentrato e spero di poter alzare il livello“.

L’ultimo mese della stagione prevede il Masters 1000 di Parigi-Bercy, le ATP Finals e le Finals di Coppa Davis: “È stata una lunga annata, ora può succedere di tutto. Qualcuno è più fresco, altri sono stanchi. Io personalmente sento che abbiamo fatto delle scelte molto buone durante l’intera stagione cercando di essere pronti anche per la parte finale. Non ho giocato così tanti tornei e in quelli affrontati sono andato abbastanza lontano: la mia condizione al momento è buona“.

A partire dal 2025 il coaching sarà ammesso in tutti i tornei, dunque gli allenatori potranno fornire dei consigli ai propri giocatori tra un punto e l’altro: “Non penso che cambierà molto. Anche adesso si vedono alcuni allenatori che ogni tanto danno qualche consiglio. Siamo sempre soli in campo, i primi a dover cercare di capire quale sia la situazione. Poi certi collegamenti con l’allenatore esistono già, a volte basta uno sguardo per ricevere al volo il suo suggerimento. L’allenatore lo conosci da anni, è sufficiente guardarlo per capire cosa ti sta dicendo”.

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