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Joao Fonseca: “Sinner mi ha detto di passare professionista, io volevo andare all’Università: mi identifico in lui”

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Fonseca / Lapresse

Joao Fonseca è una delle grandi promesse del tennis internazionale: il 18enne brasiliano si è già issato al 154mo posto del ranking ATP dopo aver vinto gli Australian Open juniores nella passata stagione e nella prossima annata agonistica punta ad avvicinare la top-50 della classifica mondiale. Il classe 2006 ha ottenuto risultati interessanti nel corso di questa annata agonistica: quarti di finale al torneo ATP 500 di Rio de Janeiro, vittoria nel Challenger di Lexington, due affermazioni nella fase a gironi di Coppa Davis.

Il sudamericano, che proprio in Coppa Davis aveva perso contro Matteo Berrettini, occupa il settimo posto nella Race che proietta verso le Next Gen ATP Finals. Joao Fonseca sta facendo parlare di sé in maniera positiva per alcune interessanti dichiarazioni rilasciate al canale ufficiale dell’ATP, esprimendo la sua totale ammirazione nei confronti di Jannik Sinner:Molti giocatori che sono poi diventati grandi hanno vinto il titolo (si riferisce alle Next Gen ATP Finals, n.d.r.), ma quello che mi piace di più guardare e in cui mi identifico di più è Jannik Sinner. Mi piace il suo gioco aggressivo, il modo in cui gioca è quello a cui mi ispiro. Mentalmente forse è un po’ più calmo, è un ragazzo timido e mi piace il suo modo di gareggiare“.

Joao Fonseca ha voluto raccontare il suo primo incontro con l’attuale numero 1 del mondo: “Lo scorso anno alle ATP Finals ho avuto l’occasione di allenarmi con lui: è davvero carino e disponibile. Io pensavo di andare all’Università, ho avuto sempre quello in testa, mi ero anche impegnato con la Virginia University. Poi lui, mentre stavo lì in campo, mi ha chiesto se ci sarei andato davvero e mi ha consigliato di evitare, dicendomi che ero troppo forte e che dovevo passare subito professionista. Sul momento, ho pensato che mi prendesse in giro, che mi avesse fatto una battuta. Anche se l’atmosfera, a quel nostro primo allenamento, era stata molto cordiale“.

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