Sci Alpino
‘La scodata’ di De Chiesa: “Brignone se la gioca, Odermatt può avere un avversario. Non vedo tanti giovani”
Paolo De Chiesa ha fatto parte della mitica ‘Valanga Azzurra’ che ha dettato legge negli anni ’70. Nella sua carriera ha collezionato ben 12 podi in Coppa del Mondo, tutti in slalom, prima di ottenere grandi soddisfazioni anche come giornalista. Per anni si è fatto apprezzare come preziosa voce tecnica delle telecronache sulla RAI, mentre di recente è presente in studio per le analisi pre e post-gara. Paolo De Chiesa ci farà compagnia per tutto l’inverno con la nuova rubrica “La scodata“, che troverete su OA Sport ogni martedì.
LE FAVORITE PER LA COPPA DEL MONDO FEMMINILE
Io penso che per la Coppa generale la Gut-Behrami, se scia come l’anno scorso, se la gioca. Brignone è arrivata seconda facendo una stagione fantastica, non ha vinto perché la svizzera è stata eccezionale. Se Federica si ripetesse su quei livelli, potrebbe farcela. Shiffrin non farà le discese, anche se ne faceva già poche. Non sarà a pieni giri, però comunque è sempre Shiffrin. La Bassino non la vedo per la corsa alla generale: vorrebbe dire andare al 100% in superG, in discesa può fare qualche exploit, ma in entrambe le specialità Brignone è più continua. In gigante Bassino è calata un pochino rispetto agli anni d’oro. Sarebbe bello rivedere Marta al 100% tra le porte larghe: è proprio quello che le auguro, tornare a vincere in gigante.
PER SOFIA GOGGIA SERVIRÀ ATTENDERE METÀ DICEMBRE
Qualsiasi cosa riesca a fare, Sofia avrà sempre il mio applauso. Questo è stato l’ennesimo grande infortunio, i termini temporali del recupero pieno non si possono sapere. So che non ha male adesso mettendo il piede nello scarpone e questa è già una grandissima cosa. Con i ferri aveva male, ha giustamente deciso di non andare in Argentina e di operarsi. Adesso mi sembra di nuovo molto in forma atleticamente. Ha sciato poco, ma è una fuoriclasse. Se non avrà male, ci impiegherà poco a tornare forte in discesa. In superG invece è già un’altra storia, ma prima dell’infortunio stava andando forte anche lì. Mentalmente non penso ci siano problemi, è davvero una dura.
LE GIOVANI ITALIANE DA SEGUIRE
Questa stagione è molto importante. Le giovani che devono farsi avanti, devono farlo adesso. C’è bisogno di una stagione per piantarsi stabilmente prima delle Olimpiadi. Quest’anno quindi non si può tergiversare. Se vogliamo sperare che ci sia qualche nome nuovo per le Olimpiadi, deve farsi avanti quest’anno. Collomb è una ragazzina che scia molto bene, lei faceva le gare con Colturi e ha fatto la trafila normale, senza accelerare le tappe. Esordisce in una gara molto difficile, il pendio è impegnativo: vediamo come riesce ad adattarsi anche psicologicamente a questa tensione. Bisogna darle il tempo di crescere. Pirovano è una sciatrice affermata, è sulla strada giusta dopo il grave incidente di due anni fa: speriamo che continui su questa strada perché Goggia, Brignone e Bassino non sono eterne. Poi c’è la Melesi che scia bene, ma deve fare uno scatto in avanti, salire un paio di scalini e restarci. Sono curioso di vedere anche la figlia del grande Peter Runggaldier, Teresa. La Zenere sembrava salire, poi si è un po’ fermata: deve dare un segnale. La Platino ha buone caratteristiche tecniche, ma deve metterci del suo. Noi siamo abituati troppo bene con le donne. Anche la Curtoni è stata brava in questi anni, vediamo anche lei come andrà dopo l’infortunio.
ODERMATT SENZA UN AVVERSARIO CREDIBILE PER LA COPPA DEL MONDO?
Non credo che sia così. Se Meillard sciasse come da un certo punto della passata stagione in avanti, diventerebbe un avversario ostico per Odermatt: può fare punti anche in discesa su certe piste. In teoria ha una mezza specialità in più rispetto al connazionale, perché Odermatt non fa lo slalom. Solo che Odermatt, se scia come gli ultimi 3 anni, c’è poco da fare. È ancora il favorito. Schwarz era l’antagonista per eccellenza, tanto che era in lieve vantaggio prima di farsi male a Bormio. Peccato per il suo infortunio. Comunque occhio a Meillard.
IL MISTERO HIRSCHER
Hirscher pare che non corra a Soelden. Per adesso è un tira e molla. Secondo me, se non corresse domenica, è perché non si sente competitivo. Io non sono mai stato per rientri a tempo scaduto. Ero un grande tifoso di Borg, ma quando tornò a Montecarlo lo trovai patetico e mi dispiacque molto. Io queste cose vorrei che le evitassero i grandi campioni. Secondo me Hirscher sa che può sciare bene, non torna per arrivare 40°. Però già che non faccia Soelden fa venire qualche dubbio. Se fosse in forma tornerebbe già a Soelden, forse qualche dubbio ce l’ha anche lui. Io faccio fatica ad esprimermi su dove possa spingersi. Se arrivasse nei 15 sarebbe eccezionale per come sciano oggi. Si parla di uno dei più forti sciatori della storia.
VINATZER PIÙ GIGANTISTA CHE SLALOMISTA?
Ha fatto una stagione bellissima in gigante, bruciando le tappe in una specialità che non aveva mai fatto, se non da ragazzino. Se guardiamo le classifiche, può fare meglio in gigante che in slalom. Lui però è uno slalomista, mi dispiacerebbe molto se non si riprendesse tra i pali stretti, è arrivato anche terzo al Mondiale, il potenziale lo ha. Da quando ha cambiato materiali, questo gli ha permesso un salto di qualità in gigante, ma in slalom l’ho visto molto più irregolare. Ci vuole del tempo per mettere a punto il nuovo assetto: speriamo lo abbia trovato quest’anno. Sarebbe un peccato se arrivasse poche volte al traguardo. Quei tratti che fa, è molto veloce. Serve una costanza di rendimento che ha smarrito, è un po’ una mina vagante. Il fatto di avere una seconda specialità, magari lo tranquillizza anche sull’altro fronte. In slalom si è un po’ perso, ma da una stagione all’altra passano talmente tanti mesi che può cambiare tutto, ci sono tante incognite.
BRAATHEN IL BRASILIANO
Ho visto dei video di quest’estate e non mi aveva impressionato, ma non fa testo. Lui aveva deciso di smettere, quest’anno torna per il Brasile, un suo pieno recupero sarebbe bello per lo sci. Si tratta di un personaggio un po’ particolare, rinfrescherebbe un po’ il mondo dello sci.
I GIOVANI ITALIANI DA SEGUIRE
Per adesso lo vedo incerto il futuro, bisogna darsi da fare. Adesso il focus sono le Olimpiadi di Cortina. Della Vite si è fatto male ad un dito e quindi non lo vedremo a Soelden. Ha avuto un’involuzione, sembrava che sfondasse due anni fa, poi è peggiorato ed i risultati parlano chiaro: non ha mai sciato come quando era salito agli onori della cronaca. Della Vite per ora è una promessa non mantenuta. Per prima cosa dovrà tornare nei 10, poi si vedrà. Barbera aveva vinto i Mondiali juniores in slalom, ma in Coppa del Mondo è stato deludente, poi è stato dirottato in Coppa Europa e non è mai un buon segno. Franzoni aveva fatto bene ai Mondiali 2021, poi si è fatto veramente male: speriamo che riesca a risalire la china, non è facile dopo quei gravi infortuni. Talacci ha fatto qualche buon risultato in Coppa Europa, Zingerle si è un po’ perso. Nella velocità Alliod i numeri ce li ha, così come Bernardi: però i giovani hanno bisogno di tempo in discesa, è un discorso diverso.
UN RISCHIO PER MILANO CORTINA 2026
Al momento il bacino della Coppa Europa è un po’ scarso, è da lì che devi attingere. Se faticano in Coppa Europa, è difficile che diventino dei fenomeni in Coppa del Mondo. Se non si fa avanti qualche giovane, per le Olimpiadi bisogna sperare sempre nelle vecchie glorie. Io auspicherei che venga fuori qualche giovane.