Ciclismo

L’amarezza di Marco Villa: “Il quartetto era da bronzo”. Caduto il più giovane tra gli azzurri

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Inseguimento a squadre / Lapresse

L’Italia sperava di ottenere un bel risultato nell’inseguimento a squadre maschile ai Mondiali 2024 di ciclismo su pista, incominciati oggi al velodromo di Ballerup (Danimarca), ma purtroppo gli azzurri sono usciti dai giochi a causa di una caduta. Quando mancavano un paio di giri al termine, infatti, il giovanissimo Renato Favero è scivolato a terra e così il trenino, che poco prima aveva perso Davide Boscaro (come da tabella predefinita), non ha potuto portare a termine la prova.

Il quartetto, che per l’occasione era privo di due stelle come Filippo Ganna e Jonathan Milan, girava su una proiezione di tempo finale pari a 3’51”, ma non avrà la possibilità di lottare per le medaglie in questa rassegna iridata, dove avrebbe potuto ambire al terzo gradino del podio alle spalle delle favorite Gran Bretagna e Danimarca.

Il CT Marco Villa aveva per l’occasione puntato su una formazione inedita e molto giovane: il veterano Francesco Lamon (30enne, oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e bronzo a Parigi 2024) era infatti affiancato da Davide Boscaro (24 anni), Manlio Moro (22 anni) e Renato Favero (19 anni), talentuosa promossa che purtroppo è incappato in una caduta

Il Commissario Tecnico ha commentato attraverso i canali federali: “I ragazzi stavano girando sui tempi preventivati, che valevano il terzo posto. Sapevamo che Gran Bretagna e Danimarca a questi Mondiali erano fuori dalla nostra portata, noi stavamo sotto il tempo della Svizzera (3’55”)”.

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