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America's Cup

Luna Rossa ha vinto l’America’s Cup femminile! Pietra miliare storica, sconfitte le britanniche

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Luna Rossa
Luna Rossa / America's Cup

Luna Rossa ha vinto la America’s Cup femminile, scrivendo una pagina di storia dello sport tricolore e internazionale: la prima edizione riservata alle donne della massima competizione velica è stata conquistata da un sodalizio italiano, capace di trionfare con pieno merito nelle acque di Barcellona e di scrivere il proprio nome nell’albo d’oro, dove rimarrà per sempre. Se a livello maschile questo è il torneo sportivo più antico del mondo, per le ragazze si tratta di una novità assoluta che nel corso del tempo troverà la sua dimensione.

Si tratta a tutti gli effetti di una pietra miliare alle nostre latitudini. Le timoniere Giulia Conti e Margherita Porro e le trimmer Maria Giubilei e Giulia Fava hanno sconfitto le britanniche di Athena Pathway (emanazione di INEOS Britannia, impegnata nella America’s Cup per soli uomini contro Team New Zealand) nell’atto conclusivo, dopo aver superato con disinvoltura le qualification series e la semifinale. Le ragazze dello skipper Max Sirena si sono imposte con un vantaggio di otto secondi.

Luna Rossa festeggia ancora una volta dopo aver alzato al cielo la Youth America’s Cup (il trofeo riservato dagli under 25, conquistato da Marco Gradoni e compagni), ma resta naturalmente un po’ di amarezza in bocca per non poter battagliare contro i Kiwi per la conquista della Vecchia Brocca, il trofeo più prestigiosa nato addirittura nel 1851. Ricordiamo che le donne gareggiano con gli AC40 (le barche piccole rispetto agli AC75), con equipaggi dimezzati (quattro donne) e senza cyclors.

LA CRONACA DI LUNA ROSSA-ATHENA PATHWAY

Si è gareggiato con vento che soffiava a 13-14 nodi. Luna Rossa è partita leggermente meglio e alla prima virata era davanti di una trentina di metri. In avvicinamento al cancello di bolina Athena recupera e opera il sorpasso, ma Team Prada Pirelli è più scaltro in ingresso al gate e transita davanti di sei secondi. L’equipaggio tricolore è bravo a conservare il proprio margine nella successiva poppa, poi nella seconda bolina va in scena una lotta di grandi virate, le britanniche ne devono fare una in più nel finale e il margine sale a 11 secondi.

Nella successiva poppa Athena trova una pressione brillante e accorcia il distacco a 80 metri, ma nel finale non è brillante e pasticcia un pochino, rimanendo a undici secondi. A quel punto Giulia Conti e compagne devono amministrare, controllano la situazione senza commettere errori e festeggiano in maniera dirompente, esultando in maniera sfrenata una volta superata la linea virtuale del traguardo.

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