Tennis
Matteo Berrettini alla vigilia di Bercy: “La Coppa Davis è un sogno, sarò sempre pronto per l’Italia”
Matteo Berrettini è pronto a giocare l’ultimo Masters 1000 della stagione, in programma questa settimana sul veloce indoor di Parigi-Bercy. Dopo aver raggiunto i quarti di finale all’ATP 500 di Vienna, il tennista romano punta ad un buon risultato anche nel torneo francese per mettere in cascina altri punti importanti e avvicinare ulteriormente il suo obiettivo di essere testa di serie agli Australian Open 2025.
Il finalista di Wimbledon 2021 sfiderà al primo turno l’ostico australiano Alexei Popyrin, con all’orizzonte un eventuale secondo impegno contro il numero 5 al mondo Daniil Medvedev. Un sorteggio abbastanza sfavorevole dunque per l’azzurro, che sta cercando di salire di colpi in questo periodo anche per convincere il capitano della Nazionale Filippo Volandri a schierarlo come secondo singolarista azzurro nelle Final Eight di Coppa Davis a Malaga.
“La Coppa Davis è un obiettivo/sogno. Però abbiamo l’imbarazzo della scelta, con una rosa molto profonda e il giocatore più forte al mondo. Se dovessi essere convocato sarebbe un grandissimo onore, sarò sempre pronto per l’Italia“, ha dichiarato Berrettini ai microfoni di Sky Sport sulla possibile convocazione per le Finals di Davis a Malaga.
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Sulla separazione con l’allenatore Francisco Roig: “È stata una scelta non semplice da prendere, ma condivisa. Francisco mi ha aiutato nel mio percorso di ritorno e di miglioramento, però vedevamo le cose in maniera un po’ diversa. È stata una decisione professionale, lo ringrazio per quello che è stato perché abbiamo avuto un anno ricco di successi. Ora però si volta pagina, speriamo bene per il futuro“.
In attesa di trovare una nuova figura da aggiungere al team, il 28enne si affiderà in quest’ultima fase della stagione ad Alessandro Bega: “A Bega bisogna fare i complimenti a prescindere, ha fatto un super lavoro quest’anno e senza di lui probabilmente non avrei superato tutti i momenti difficili. L’idea è comunque di trovare una figura che possa aiutarci, a fine stagione ci siederemo al tavolo e proveremo a capire qual è la strada da prendere“.