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Medvedev soffre mentalmente Sinner e va fuori di testa: tra gesti di stizza e il servizio “da sotto”

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Jannik Sinner e Daniil Medvedev
Sinner - Medvedev / LaPresse

E ora si sbadiglia dalle parti di Sesto Pusteria…Ne è passata di acqua sotto i ponti da quell’incrocio nel Round Robin delle ATP Finals del 2021: Daniil Medvedev opposto alla riserva che aveva preso il posto dell’infortunato Matteo Berrettini, ovvero Jannik Sinner. Una partita vinta dal russo 6-0 6-7 (5) 7-6 (8) dal significato relativo per lui, in quanto già qualificato alle semifinali, mentre per Jannik la strada era già preclusa.

Prendendo in giro soprattutto il pubblico favorevole al pusterese, Medvedev in un cambio di campo si lasciò andare a uno sbadiglio per far capire come per lui la partita fosse noiosa e priva di quella tensione che solitamente c’è per vincere a tutti i costi. Una reazione frutto anche del fatto che, in quel momento, il moscovita si sentisse superiore all’italiano.

Ebbene, dopo aver perso i primi sei scontri diretti, Sinner ha trovato la soluzione all’enigma nella Finale dell’anno scorso a Pechino e da quel momento ha vinto le restanti sei partite delle sette disputate nel massimo circuito internazinoale. L’unica eccezione è stato il quarto di finale di Wimbledon di quest’anno, quando il 23enne nostrano è stato molto vicino a ritirarsi per problemi di salute.

Non conterà per i riscontri ufficiali, ma nella sfida odierna del Six Kings Slam, torneo di esibizione di scena a Riad (Arabia Saudita) con compensi faraonici, la superiorità di Jannik ha mandato letteralmente fuori di testa il russo. 6-0 6-3 per il nostro portacolori e le reazioni del moscovita sono state diverse: dalle racchettate sul campo al servizio da sotto, nella difficoltà di non sapere come fare il punto all’azzurro. Una prestazione super consistente del n.1 del mondo e la conferma che i due siano di due categorie diverse.

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