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Monaco: “Alcaraz soffre Sinner per un motivo. La rivalità dipenderà dai momenti di forma”

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La grande finale tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz del 6 Kings Slam di Riad (Arabia Saudita) è stata il grande argomento della puntata odierna di Tennismania in onda sul canale Youtube di OA Sport, condotto da Dario Puppo. Tra gli ospiti c’era anche Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport) che ha analizzato quanto visto nel match saudita.

Il suo ragionamento parte da un punto ben preciso: “Sinceramente spegnerei facili entusiasmi per una vittoria in una esibizione del genere. Vedo trionfalismi un po’ eccessivi per un match che, dopotutto, non è finito 6-2 6-2 a favore dell’altoatesino. Ovviamente vincere con Alcaraz e fermare la striscia dello spagnolo era un punto fastidioso. Per lo spagnolo meno”.

Il commento sulla sfida di Riad: “Hanno giocato a velocità vertiginose e hanno vedere tante cose belle, dopotutto nessuno ci sta a perdere. I due mi sembra che vadano a momenti. Non c’è uno dei due che primeggia. Alcune volte gioca meglio uno, altre volte meglio l’altro. C’è da dire, però, che una Finale Slam o di un Masters 1000 propone una adrenalina diversa ma, al tempo stesso, non sottovaluterei i 6 milioni di premio che non possono passare in secondo piano. La superiorità di Sinner così netta non l’ho proprio vista. Credo invece che Alcaraz sia stato sprecone e immaturo tatticamente ad inizio del secondo set quando Jannik era nervoso e appariva anche stanco per aver perso quel primo set. Quando doveva mettere le mani sul match ha completamente mancato il momento. Da quel punto in poi in ogni game, fino a metà terzo set, ha dovuto salvare palle break”. 

Un Sinner che ha saputo cambiare marcia nonostante le difficoltà:Anche con Djokovic l’altoatesino sembrava più stanco, ma ha cambiato marcia nel momento giusto e ha vinto meritatamente. Su Alcaraz, invece, vedo ancora instabilità complessiva e gestione dei momenti determinanti. Due aspetti abbastanza evidenti. Penso che la velocità di palla di Sinner gli tolga un po’ di stabilità e il murciano non ha tempo di giocare il suo tennis. Per questo è ostico Sinner per lui. La finale ha dato un senso a questa esibizione, per il resto ho visto pochi spunti tecnico-tattici, con un pubblico che non sapeva nemmeno cosa stesse guardando”.

Secondo Guido Monaco il 6 Kings Slam capita in un punto delicato del calendario: “Non so se avervi partecipato sia stato ideale per il finale di stagione. Dopo due tornei dell’intensità di Pechino e Shanghai, partecipare ad una esibizione simile con due match tesi penso non sia l’avvicinamento ideale per il Masters 1000 di Bercy, le Finals e Coppa Davis. Giocare questa esibizione è una specie di bestemmia se il tuo credo è ‘risparmiare energie ed essere sempre al massimo della forma’. Poi magari vince i prossimi 3 tornei e gli dico bravo…”.

A questo punto si può pensare a chi sia più forte tra i due rivali?Non si può ancora definire. Il loro confronto è troppo recente. Non sono ancora Djokovic-Nadal. Lo saranno in futuro magari, ma ora gli elementi sono pochi. Nello specifico penso che sulla terra il margine sia per Alcaraz. Sull’erba, nonostante Alcaraz abbia vinto due Wimbledon, penso che forse sia meglio Sinner. Sul cemento indoor o esterno dipende dai tornei. Non penso che Sinner per lui sia ingiocabile. La loro rivalità sarà decisa dai momenti di forma”. 

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