Tennis
Monaco: “Berrettini ora vale la top20, non oltre. Nardi si dia una regolata, Cobolli mi fa impazzire”
Guido Monaco si è soffermato sulla sconfitta rimediata da Matteo Berrettini contro Holger Rune al Masters 1000 di Shanghai, in occasione dell’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Sono uscito un po’ con l’amaro in bocca dalla partita di Matteo Berrettini. Sono d’accordo con il suo coach, che a un certo punto gli ha detto ‘devi provare a vincere questa partita, non accontentarti di non perderla’: è una cosa un po’ strana nel tennis, ma ha espresso perfettamente il sentimento che avevo io. Come se Berrettini, tra fine secondo set e inizio del terzo, facesse il compitino pensando che prima o poi Rune avrebbe avuto un passaggio a vuoto, che invece non c’è stato. C’è sempre stata quella sensazione che si tirasse un po’ indietro, non so se fosse frenato dai problemi avuti a Tokyo ma dopo aver vinto il primo set ha giocato una partita non negativa, ma…“.
Il telecronista di Eurosport ha poi proseguito, sempre sul romano: “Il bicchiere è pezzo pieno dopo l’infortunio di cui non si sapeva l’entità: il suo valore attuale è da top-20, ma non oltre. Ha aspettato la partita, non se l’è andata a prendere contro un buon Rune, che quest’anno ha questo valore quando gioca bene. Stava bene, non c’era una questione di resistenza fisica, ma quando trova giocatori che lo inchiodano fa fatica e gli è mancato qualcosa in termini di coraggio e intraprendenza, mi ha stupito perché lui normalmente ha questa visione. Poteva prendere un break di vantaggio nel terzo set, ma è mancato il discorso di andare a prendersi la partita”.
Un passaggio anche sull’erro arbitrale che ha caratterizzato il match tra Flavio Cobolli e Stan Wawrinka, vinto dall’italiano: “Dell’errore dell’arbitro non si è accorto nessuno, forse Cobolli sì e qualcuno lo accusa di poca sportività. Sono molto sorpreso del coach di Wawrinka, come fa a non alzare la mano e dire di essere 15-15. Quelli che dicono che Cobolli doveva alzare la mano non hanno tutti i torti, non è possibile non sapere il punteggio. Che nessuno se ne sia accorto in una situazione del genere ha del clamoroso“.
Guido Monaco ha poi proseguito su Flavio Cobolli e sulle sue potenzialità di fare classifica: “A me fa impazzire per come sta in campo, non ha timore di nessuno, anche in Coppa Davis l’impatto è stato buono: grande annata e grande crescita, per me anche un po’ sorprendente. Ho comunque forti perplessità su lui e Arnaldi per un ingresso in top-10: magari non si può escludere che facciano un passaggio, ma se parliamo di top-10 in stile Tsitsipas e Rublev che ci stanno per anni ho dei dubbi, mentre sono quasi certo che Lorenzo Musetti possa fare una capatina o anche qualcosa in più. Per Musetti i primi mesi dell’anno saranno fondamentali perché prima di Parigi ha fatto pochi risultati e se parte bene è praticamente dentro i dieci. Cobolli nella testa è un top-10, vedremo se anche il suo tennis riuscirà a portarlo fino a lì“.
Chiusura scoppiettante, con Luca Nardi al centro dell’attenzione: “Se Nardi avesse l’attitudine agonistica di Darderi probabilmente staremmo parlando meno di Musetti, Cobolli, Berrettini e dopo Sinner staremmo parlando di lui. Nardi deve darsi una regolata dal punto di vista dell’attitudine in campo, altrimenti il giocatore importante non lo può fare e sarebbe un gran peccato”.