Tennis
Monaco fa riflettere: “Djokovic troverà in Sinner un clone di 14 anni più giovane. La rivalità tra loro è definita”
Guido Monaco ha analizzato una differenza importante tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nel corso dell’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “La differenza tra Sinner e Alcaraz è la solidità, la continuità. Lo spagnolo si è fatto sorprendere da Machac, forse non aveva preparato bene la partita. Sinner invece non si fa mai sorprendere. Mi stupirei se Machac diventasse un top-10 fisso, ma potrebbe rimanere per molto tempo nei 20″.
Il telecronista di Eurosport si è soffermato anche sul fatto che Jannik Sinner sarà matematicamente numero 1 al termine di questa stagione: “Sinner è il 19° a finire l’anno da n.1, Djokovic ci è riuscito per otto volte, nonostante avesse alle costole Federer e Nadal. Alcaraz ha vinto l’84% delle partite se contiamo il 2023 e 2024: non si può dire che sia discontinuo, ma lo sembra se lo paragoniamo a Sinner che sta avendo un rendimento da fenomeno. Mi fa un po’ sorridere chi pensa che Alcaraz si sarebbe potuto iscrivere ad un torneo 250 per diventare n.1 del mondo. Va bene la matematica, ma le ipotesi devono anche avere un po’ di fondamento. Che Sinner sarebbe stato n.1 a fine anno lo avremmo potuto dire anche un mese fa“.
L’esperto di tennis è entrato più nel profondo della finale del Masters 1000 di Shanghai, che si giocherà domani tra Jannik Sinner e Novak Djokovic: “A Sinner capita spesso di prendere un break in avvio, poi recupera. Contro Djokovic potrebbe essere un tema. Se la partita è equilibrata, credo che la freschezza di Sinner possa avere la meglio. Ormai Sinner è veramente un Djokovic, ci pensavo oggi. Serve un pochino peggio rispetto al serbo, ma non di tanto, risponde come lui, tira più forte in generale, nella fase difensiva laterale non c’è grande differenza, così come nella gestione dei momenti importanti. Djokovic si troverà davanti un suo clone di 14 anni più giovane. La loro rivalità ha preso una direzione ben precisa, indipendentemente da come andrà la finale”.
Guido Monaco ha poi proseguito, parlando sempre del fuoriclasse altoatesino: “Non penso che Sinner sia costruito. Di sicuro rispetto ad Alcaraz ha dovuto imparare alcune cose. Ma se tutti fossero costruiti come Sinner, avremmo decine di fenomeni. Sinner è il classico esempio di atleta internazionale, che travalica i confini. È un atleta di tutti, come lo è stato Federer. Ha proprio quel profilo. Bisognerebbe allargare un po’ gli orizzonti. Se Djokovic ha avuto una contrattura alla schiena, penso che in 24 ore possa rientrare. Ma con Sinner devi essere al 100%, altrimenti la finale può risultare condizionata”.
Chiusura dedicata a Novak Djokovic, che insegue il suo centesimo trofeo a livello ATP e non vuole di certo mollare la presa: “Penso che questa sia una versione migliore di Djokovic rispetto agli Australian Open. Ha sempre 37 anni, quando trova il fenomeno fresco fa più fatica. Io mi auguro una grande partita, ma la solidità e lo stato di forma lasciano pensare che Djokovic debba inventarsi una giornata pazzesca per stare dietro a Sinner. Io direi che è un 70-30 a favore dell’italiano: mi fa paura dirlo, ma è un pronostico realistico“.