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MotoGP, Bagnaia resta aggrappato al Mondiale. A Sepang si decide molto. E serve un alleato…

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Bagnaia MotoGP.com Press

Il Gran Premio di Thailandia di MotoGP è stata una gara difficilissima da gestire a causa della pioggia, presentatasi a Buriram in maniera anomala rispetto alle abitudini. Generalmente, in Indocina, quando il cielo scarica acqua, lo fa in maniera in copiosa. Viceversa, oggi l’autodromo thailandese è stato sì bagnato, ma timidamente. Quanto basta per generare le condizioni più complesse in assoluto, quelle ibride.

Bravissimo Francesco Bagnaia a conquistare il successo. Pecco ha disputato un GP superbo, senza sbagliare alcunché, a differenza di tanti avversari, autori di sbavature o errori irreparabili. Al riguardo, si è visto quanto profondamente siano cambiate le dinamiche del Mondiale dopo la Sprint di sabato, nella quale Jorge Martin ha guadagnato la certezza di essere padrone del proprio destino.

Per quanto autore di una prova superlativa, il piemontese deve prendere atto di come questa gara vada in favore dello spagnolo in ottica campionato. Dopo un “lungo”, l’iberico ha saggiamente deciso di ridurre i rischi, mettendosi in una posizione d’attesa rispetto a Bagnaia e Marc Marquez. Quando quest’ultimo è caduto, il madrileno ha avuto la consapevolezza di avere la seconda piazza assicurata, conseguendo quindi un risultato favorevole in ottica Mondiale.

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È il privilegio di chi può correre da ragioniere, anche se ovviamente non c’è nulla di deciso. Quanto realizzato da Pecco nel Gran Premio domenicale dimostra come la contesa per il titolo sia ancora aperta. C’è un “però” grande come il Burj Khalifa, rappresentato dalla dinamica di essere obbligato a sperare in un elemento di disturbo nel cammino di Martin. Viceversa, sarà costretto a cedere la corona iridata allo sfidante, indipendentemente da quanto potrà essere perfetto, come lo è stato oggi.

Quell’elemento di disturbo può essere solo un terzo incomodo che si infili tra l’uno e l’altro, ovviamente a favore di chi attualmente corre con il numero 1 sul cupolino. A Buriram avrebbe potuto esserlo El Trueno de Cervera, ma la smania di primeggiare gli ha tirato un tiro macino. Vedremo se a Sepang, pista graditissima da Enea Bastianini, si concretizzerà una variabile impazzita…

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