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MotoGP, Bagnaia cerca conferme a Motegi per guadagnare punti su un Martin vulnerabile

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Francesco Bagnaia
Bagnaia / MotoGP.com Press

Domani il circuito di Motegi ospiterà il Gran Premio del Giappone 2024, valevole come sedicesimo e quintultimo round stagionale del Mondiale MotoGP. Prosegue l’appassionante testa a testa per il titolo tra Jorge Martin e Francesco Bagnaia, separati da 15 punti nella generale in favore dello spagnolo quando mancano 4 Sprint e 5 gare al termine del campionato.

Pecco è reduce da un sabato oltremodo positivo, in cui ha firmato il secondo tempo in qualifica vincendo poi la Sprint Race mentre Martinator si è dovuto accontentare della quarta moneta con una partenza strepitosa dall’undicesima casella in griglia. Il leader del Mondiale ha pagato a caro prezzo una caduta in Q2 che rischia di penalizzare il suo intero weekend giapponese.

Bagnaia ha già guadagnato 6 punti su Martin nella mini-gara del sabato, ma domani la tavola è apparecchiata per un possibile recupero ancor più consistente. Il piemontese del team ufficiale Ducati punta alla vittoria ed è uno dei favoriti principali della vigilia, ma per completare la doppietta dovrà vedersela soprattutto con la KTM di Pedro Acosta e gli altri ducatisti Enea Bastianini e Marc Marquez.

Tutti e tre hanno infatti dimostrato nella Sprint un passo simile o addirittura superiore a quello di Pecco, ma per motivi diversi nessuno di loro è riuscito a precederlo all’arrivo. In realtà Acosta è stato una spanna sopra a tutti, cadendo però a quattro giri dalla fine mentre si trovava saldamente al comando, mentre “Bestia” e MM93 hanno raggiunto Bagnaia troppo tardi per poter affondare un attacco (la gara domenicale però sarà molto lunga).

Il problema principale di Marquez e di Martin in vista del Gran Premio è sicuramente la posizione di partenza (9° e 11°), perché non è scontato uscire indenni dall’imbuto delle prime due curve facendo magari tanti sorpassi e portandosi subito a ridosso del treno per il podio. Da non sottovalutare in ottica top5 anche la KTM di Brad Binder.

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