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MotoGP, Davide Tardozzi: “Gli errori stanno pesando per Bagnaia e Martin: la differenza la fanno gli episodi”

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Tardozzi / Valerio Origo

E’ uno dei weekend della verità per la Ducati e per Francesco Bagnaia per la corsa al terzo Mondiale piloti consecutivo: il duello con Jorge Martin entra sempre di più nella fase saliente e nei momenti decisivi. Mancano cinque gare al termine e si comincia dal Gran Premio del Giappone in quel di Motegi.

Ai microfoni di Sky Sport MotoGP ha parlato il team manager della Ducati, Davide Tardozzi: “La giornata era cominciata bene, Pecco dopo cinque giri era il più veloce in pista e si è detto ragionevolmente soddisfatto della moto. Ci ha dato dei suggerimenti su alcuni miglioramenti da fare, ma l’ho visto veramente convinto e certo di quello che aveva in mano. Per quanto riguarda Enea bisogna ricordarci che l’anno scorso non c’era per l’infortunio, ma comunque ha girato in 1’45”, quindi siamo contenti nel complesso“.

Sul rapporto tra Bagnaia e Martin: “La differenza la fanno gli episodi e la gestione dei momenti e della pressione di questa fine campionato. C’è un grande rapporto di rispetto tra i due, sanno quanto è veloce l’altro reciprocamente. Ieri erano a tavola insieme, stavano parlando e si stavano scambiando informazioni sulla pista, c’è grande stima e rispetto tra i due, non ci sono occhiatacce“.

Sulla gara di Bagnaia e Bastianini in Indonesia: “Per il tipo di partenza a Mandalika sia Pecco che Enea non sono riusciti a scaldare la gomma sin da subito, erano troppo dietro, poi piano piano si sono accesi. Queste sono le caratteristiche delle gomme Michelin, i tempi migliori arrivano nella seconda parte della gara, mentre prima arrivavano tra secondo e terzo giro. Le procedure di riscaldamento con le termocoperte sono perfette, ma questi pneumatici richiedono un certo tipo di sollecitazione“.

Conclude: “Per entrambi i piloti gli errori stanno pesando. Qualche punticino in più me lo aspettavo, ma va bene così e penso che ci sia la possibilità di fare bene sin da questa gara a Motegi. Chi vincerà alla fine dell’anno bisognerà fargli grandi complimenti perché avrà vinto contro un grandissimo avversario. Non è facile poi gestire il weekend: le Sprint hanno tolto tempo e già dalle pre-qualifiche bisogna spingere forte“.

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