MotoGP

MotoGP, la Thailandia sa di “ultima spiaggia” per Bagnaia. Se non recupera su Martin, non sarà più padrone del proprio destino

Pubblicato

il

Jorge Martin / Valerio Origo

Il Motomondiale 2024 si avvicina sempre più alla propria bandiera a scacchi e all’ora dei verdetti irrevocabili. La terz’ultima tappa della stagione si disputerà nel weekend del 25-27 ottobre a Buriram, dove andrà in scena il Gran Premio di Thailandia. Il contesto sarà in forte antitesi con quello dell’Australia, dove si è corso pochi giorni orsono.

Innanzitutto per ragioni ambientali. Down under si è gareggiato al freddo. Viceversa, in Indocina, farà molto caldo. La dinamica, oltre a incidere marcatamente sul modo di gestire gli pneumatici e sull’aderenza da essi forniti, metterà a dura prova i fisici dei piloti. In secondo luogo, i centauri si sfideranno in un tracciato agli antipodi rispetto a quello appena affrontato.

Eterodosso e vecchio stile quello di Phillip Island, standard e modernissimo quello di Buriram. Attenzione però! La pista edificata nel cuore dell’altopiano di Korat sarà anche un banale Tilkodromo, ma non per questo è poco spettacolare. Anzi, l’abitudine qui é di assistere a gare tiratissime, nelle quali tre o quattro piloti possono arrivare a giocarsi il successo in volata.

Classifica Mondiale MotoGP 2024: Francesco Bagnaia scivola a -20 da Jorge Martin

Si tratta di un aspetto da non sottovalutare in un Mondiale ancora in bilico. Siamo reduci da un GP d’Australia in cui Jorge Martin ha guadagnato terreno su Francesco Bagnaia, portando a 20 i suoi punti di vantaggio. Il distacco non è ancora decisivo, ma inizia a farsi pesante, soprattutto se Pecco dovesse perdere ulteriormente terreno dall’iberico.

Alla luce della superiorità mostrata dai Fab Four del 2024 (oltre ai due citati, i risultati dicono che Marc Marquez ed Enea Bastianini hanno qualcosa in più, mentre il resto del mondo sta a guardare) è evidente come, se Martinator dovesse ampliare ulteriormente il suo margine, possa porsi nella condizione di correre all’occasione “da ragioniere”.

Siamo ben lontani dalle idilliache coste thailandesi, poiché ci troviamo nell’entroterra. Tuttavia, per Bagnaia, Buriram assomiglia parecchio a un’ultima spiaggia. O recupera terreno, tenendo il Mondiale aperto, oppure si troverà nella scomoda e antipatica situazione di dover sperare in un errore altrui per conservare il #1 sul cupolino.

Exit mobile version