MotoGP
MotoGP, le pagelle del GP del Giappone: Bagnaia gestisce, Martin limita i danni, Acosta sbaglia ancora
PAGELLE GP GIAPPONE MOTOGP 2024
Francesco Bagnaia 10: lo potremmo chiamare professor Pecco Bagnaia. Una masterclass sulla gestione perfetta della gara. Partenza ottima, si mette al comando a fare il ritmo e alterna i momenti in cui gestisce e i momenti in cui spinge per allungare il gap. Martin non si avvicina mai a tal punto da poterlo attaccare, proprio perché nel finale aveva ancora abbastanza da spendere con le gomme. Weekend perfetto per il tre volte campione del mondo che ottiene il massimo dei punti e mette grande pressione sul suo rivale diretto nella lotta al Mondiale.
Jorge Martin 9: partiva dall’undicesima posizione e, ancora più che nella Sprint Race, azzecca una partenza clamorosa e si ritrova in seconda posizione in appena tre giri. Una gara da assoluto fuoriclasse, tirando fuori il meglio dopo una qualifica che era andata male. Resta leader del Mondiale e si giocherà tutto nelle ultime quattro gare come nello scorso anno, ma stavolta anche con più maturità e l’esperienza del 2023 che può insegnare.
Marc Marquez 8: un po’ lo stesso discorso di Martin. Partenza fantastica dalla nona posizione, ottimo ritmo e un podio tutt’altro che scontato, riuscendo a gestirsi bene nel finale e a contenere il ritorno veemente da parte di Enea Bastianini. Sempre più a suo agio con Ducati, sempre più forte, sempre più continuo weekend dopo weekend. E l’anno prossimo sarà nel team factory…
Enea Bastianini 6.5: c’è un po’ di amarezza perché il ritmo mostrato ieri e quello mostrato oggi per larghi tratti della gara faceva sperare in un podio. Podio che non arriva a causa di una partenza poco incisiva e un passo non fantastico nei primi giri. Deve quindi ricostruire la gara dalla settima posizione e perde tanto tempo soprattutto dietro a Binder, non riuscendo quindi a prendere Marquez per la terza posizione. Gli è mancato ancora qualcosa.
Franco Morbidelli 7.5: eccellente gara per il Morbido nonostante sia stato spesso in sordina. Senza strafare, fa il suo passo e arriva addirittura quinto, infilando nel finale Binder con un’ottima gestione delle gomme. Aveva mostrato crescita nelle ultime gare e questo weekend è un’ulteriore conferma.
Pedro Acosta 4: una caduta che sa di un’altra occasione buttata. Ieri era al comando della Sprint Race e si è steso, oggi era secondo e si è ancora steso commettendo un errore simile. E’ ancora giovane, ma questo fine settimana dava già la sensazione di poter fare qualcosa di grandioso e indubbiamente è una domenica amara per lui.