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MotoGP, le pagelle della Sprint Race a Phillip Island: Martin inattaccabile, Bagnaia troppo lento

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LaPresse

PAGELLE SPRINT RACE GP AUSTRALIA MOTOGP

JORGE MARTIN (Ducati Pramac) 10: un sabato sensazionale. Prima stampa una pole position impressionante rifilando distacchi “ciclistici” a tutti, quindi nella Sprint Race parte davanti, imbocca curva 1 per primo e non si volta più indietro. Mette in mostra un passo eccellente che fiacca qualsiasi tentativo di rimonta alle sue spalle. Si porta a +16 su Pecco Bagnaia. Con quanto fatto vedere oggi, nella gara lunga il divario potrebbe anche aumentare.

MARC MARQUEZ (Ducati Gresini) 8: mezzo voto in meno per l’errore al via in curva 1 che, con il senno di poi, gli costa un prezzo carissimo. Quantomeno poteva rimanere nelle vicinanze di Jorge Martin per giocarsi il successo, vedendo il ritmo messo in mostra lungo tutto il corso della gara, specialmente quando ha avuto strada libera.

ENEA BASTIANINI (Ducati Factory) 7: un podio che non era facile da prevedere ad inizio gara. Il romagnolo, invece, lo conquista con pieno merito mettendo anche un bel sorpasso al compagno di scuderia Pecco Bagnaia. Come sempre si mangia le mani per una posizione di partenza non semplice.

FRANCESCO BAGNAIA (Ducati Factory) 6: un sabato grigio come il cielo che incombeva su Phillip Island. Oggi il due volte campione del mondo proprio non ne aveva per contrastare i rivali e chiude quarto a 6.8 secondi. Si capisce subito che non aveva il passo per andare a riprendere Jorge Martin, quindi subisce i sorpassi di Marc Marquez ed Enea Bastianini senza grosse chance di opporsi. Lascia altri 6 punti a “Martinator”, che continua a non mollare di un centimetro e, piano piano, ad avvicinarsi al titolo. Domani servirà “Pecco” in versione stellare per evitare che la fuga dello spagnolo si amplifichi. Quello di oggi, così lento, non sarà assolutamente sufficiente.

FABIO DI GIANNANTONIO (Ducati Pertamina VR46) 6: un quinto posto arrivato più per l’incidente tra Maverick Vinales e Marco Bezzecchi ma, ad ogni modo, il pilota romano dimostra come, nonostante il problema alla spalla, sia ormai diventato un pilota solido.

MARCO BEZZECCHI (Ducati Pertamina VR46) 5: non stava disputando una brutta gara, anzi, era stato anche secondo nei primissimi chilometri, ma la “tamponata” a Maverick Vinales (oltre che pericolosa) è un brutto errore. Il cono d’aria creato dalla scia lo inganna, ma il romagnolo poteva fare meglio nell’occasione.

MAVERICK VINALES (Aprilia) 6: stava battagliando per una quinta posizione che poteva anche fargli chiudere con un sorriso la giornata, ma l’incidente con Marco Bezzecchi lo vede finire violentemente nella ghiaia australiana, per fortuna senza conseguenze.

BRAD BINDER (Red Bull KTM) 5: come sempre era partito forte, ma rapidamente è finito nelle posizioni di rincalzo. Nel finale finisce a terra con un errore davvero banale.

PEDRO ACOSTA (Gas Gas Tech3) 4.5: weekend, al momento, da dimenticare. Si era visto sin dalle prove libere che il feeling con Phillip Island non era sbocciato. Male in qualifica, male in gara, finisce anche nella ghiaia.

FABIO QUARTARARO (Yamaha) 4: chiude undicesimo a 21.3 secondi dalla vetta. Termina alle spalle di Luca Marini ed Augusto Fernandez e precede il vicino di box Alex Rins di soli 104 millesimi. Davvero un sabato disastroso per il francese, che prosegue il suo calvario, autoinflitto in casa Yamaha.

JOAN MIR (Honda Repsol) 3: un pilota completamente perso. Che fine ha fatto il campione del mondo 2020? Quantomeno oggi non cade, ma chiude 13° a 23.5 secondi da Martin. Risultato agghiacciante in soli 13 giri.

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