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MotoGP, ‘no retreat, no surrender’. A Motegi il XVI round del match iridato Bagnaia vs Martin

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Francesco Bagnaia
Jorge Martin / Valerio Origo

Prosegue indefessa la marcia della MotoGP, che si appresta a completare il triple header intercontinentale” cominciato a Misano e proseguito a Mandalika. L’ultima tappa di questo trittico estenuante si terrà a Motegi, dove domenica 6 ottobre si disputerà il Gran Premio del Giappone, quint’ultimo atto di una stagione lunghissima.

Siamo reduci dal weekend indonesiano, conclusosi con un sostanziale pareggio nella contesa iridata tra Jorge Martin e Francesco Bagnaia. Per la verità, Pecco ha rosicchiato 3 punti a Martinator, ma si parla di dettagli. Le 21 lunghezze di distanza tra lo spagnolo e l’italiano sono pienamente recuperabili, considerando quanti appuntamenti manchino ancora alla bandiera a scacchi di Valencia.

Sarà interessante capire cosa accadrà nella terra del Sol Levante, soprattutto dal punto di vista prestazionale. Nella domenica di Mandalika, Martin si è rivelato nettamente superiore, situazione che non si verificava da tempo. C’è stato un lungo periodo di sostanziale equivalenza velocistica tra il madrileno e Bagnaia, spezzata però proprio sull’Isola di Lombok.

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È questo il tema forte del fine settimana nipponico, ovverosia capire se lo spagnolo del Team Pramac manterrà il coltello dalla parte del manico, oppure se l’ago della bilancia delle performance tornerà in una posizione neutrale. Per il resto, non ci sono grandi argomenti. I ritiri nel GP d’Indonesia hanno verosimilmente spento qualsiasi residua velleità iridata di Enea Bastianini e Marc Marquez, destinati a giocarsi il terzo posto in classifica generale.

Vale però la pena di sottolineare che questa sarà la gara di casa per le aziende giapponesi, attanagliate da una profonda crisi. Non sarà facile per Honda e Yamaha dover recitare il ruolo di comparse, ma dovranno rassegnarsi a fare da sfondo alla battaglia per il Mondiale, per il secondo anno consecutivo interamente racchiusa nel branco Ducati.

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