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MotoGP, scambio di accuse tra Bezzecchi e Vinales: “Non avrei fatto il dito medio”, “Non mi ha chiesto scusa”

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Il fine settimana del Gran Premio d’Australia, diciassettesimo e quartultimo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2024, è andato in archivio con tante emozioni, Jorge Martin che allunga in classifica generale a +20 su Pecco Bagnaia e, anche, con uno spettacolare (e, per fortuna, innocuo) incidente che ha visti coinvolti Marco Bezzecchi e Maverick Vinales.

Gli strascichi di quanto avvenuto nella Sprint Race di sabato a Phillip Island non si sono sopiti nemmeno a distanza di 24 ore. Cos’è successo esattamente? Nel finale della gara su distanza ridotta, il pilota del team Ducati Pertamina VR46 ha “tamponato” il pilota spagnolo facendosi risucchiare dal cono d’aria prodotto dalla sua Aprilia ad oltre 340 kmh.

Un impatto che il romagnolo poteva evitare con una frenata più potente ma che, proprio per il gioco di scie, è stato pressoché inevitabile. Un impatto devastante che ha visto i due protagonisti volare nella ghiaia australiana. Per fortuna senza conseguenze. L’adrenalina scorreva a fiumi e Maverick Vinales (con il “Bezz”) ancora steso a terra, ha mostrato il suo disappunto mostrando il dito medio al rivale.

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Lo spagnolo nel post-gara si era giustificato in questo modo: “Mi buttano fuori a più di 300 km/h, cosa devo fare, dargli un bacio?” Marco Bezzecchi ha mandato giù e ha corso la gara domenicale con un long lap penalty da scontare. Il suo punto di vista è chiaro: “L’incidente del sabato è stato una situazione strana. Maverick mi ha sorpassato grazie alla scia e la mia moto è andata sulla sinistra, così ho dovuto inclinarla un po’ per rimetterla dritta. Quando ho fatto questo, Maverick si è messo davanti a me e ha frenato molto presto. Nel video si vede molto bene che frena, poi lascia i freni e subito dopo frena di nuovo. Quando freni nel punto esatto, non li lasci andare. Lì sono stato risucchiato”.

Il pilota che, nel 2025, correrà in Aprilia al fianco di Jorge Martin, puntualizza: Non mi importa della penalità, ma del comportamento di Maverick dopo la caduta. Al centro medico abbiamo parlato e mi ha detto che la cosa importante era che non ci fossimo fatti male. Poi ha parlato con voi giornalisti e si è mostrato molto arrabbiato. Non mi è piaciuto il suo comportamento subito dopo la caduta. Se fosse stato al contrario, io mi sarei preoccupato delle condizioni di un pilota a terra invece di mostrargli il dito medio e mandarlo a quel paese ripetutamente. Ma l’importante è che stiamo bene entrambi”.

Tutto finito? Assolutamente no, tanto che lo spagnolo ha rincarato la dose nella domenica di Phillip Islanda: “Caso chiuso con Marco Bezzecchi? Non è nemmeno venuto a parlare con me per chiedermi scusa…”.

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