MotoGP
MotoGP, tante incognite tra qualifiche e Sprint. Martin più propenso a rischiare rispetto a Bagnaia, ma non sempre a ragione
Il 5 di ottobre sarà una giornata intensa per la MotoGP, che come tutti i sabati si appresta a vivere un doppio appuntamento pregnante. A Motegi (Giappone) nella notte europea (dalle 3:50) si disputeranno le qualifiche, atte a determinare la griglia di partenza della Sprint sabatica (ore 8:00 del nostro Paese) e del Gran Premio domenicale (ore 7:00).
Assisteremo dunque a una nuova ripresa della feroce battaglia iridata tra Jorge Martin e Francesco Bagnaia. Il GP d’Indonesia, corso settimana scorsa, si è risolto con un sostanziale pareggio. Lo spagnolo resta al comando della classifica generale, ma il suo vantaggio di 21 punti è ancora pienamente recuperabile dall’italiano, soprattutto considerando come ambedue i contendenti stiano commettendo degli errori.
Nella giornata di venerdì il madrileno e il piemontese hanno agilmente superato le pre-qualifiche, dimostrando una volta di più di essere superiori alla concorrenza. Vedremo se qualche “intruso” potrà infilarsi nella contesa, togliendo punti preziosi all’uno o all’altro. La lista dei “terzi incomodi” è ovviamente capitanta da Enea Bastianini, con Marc Marquez in secnda battuta e le Ktm apparentemente intenzionate a fare da guastafeste.
C’è, ovviamente, il rischio di pioggia. Non potrebbe essere altrimenti se si corre in Giappone in questo periodo dell’anno (siamo sul finire della stagione dei tifoni). Secondo i metereologi, le precipitazioni su Motegi sono pressoché certe, nonostante sia previsto un miglioramento nel corso della giornata.
Non è da escludere l’ipotesi di una qualifica bagnata e di una Sprint asciutta, oppure di sessioni disputate in condizioni cangianti. Nel qual caso, sarà fondamentale mantenere il sangue freddo e leggere la situazione in maniera puntuale. Al riguardo, Martin tende generalmente a prendersi più rischi di Bagnaia. Talvolta pagano (come capitato proprio a Motegi, dodici mesi orsono) altre no (vedi Misano, un mese fa).
Quella umana sarà una variabile da tenere in considerazione, poiché potrà spostare gli equilibri più di qualsiasi rapporto di forza prestazionale, poiché in termini di performance vige un pareggio di fatto.