America's Cup
New Zealand mette subito paura a Ineos: prima regata di America’s Cup a senso unico
Team New Zealand ha surclassato INEOS Britannia nella gara-1 della America’s Cup e si è così portata in vantaggio per 1-0 nella serie che mette in palio il trofeo sportivo più antico del mondo. I detentori della Vecchia Brocca hanno compiuto il primo passo verso i sette successi necessari per difendere il titolo, impartendo una sonora lezione di vela al Challenger of Record, uscito tramortito dal testa a testa con il Defender andato in scena nelle acque di Barcellona (durato 27’01”, sui sei lati del campo di regata).
Peter Burling e compagni hanno dimostrato una superiorità davvero lampante: stupefacenti in bolina, solidi in poppa (dove gli avversari sono sembrati più vicini), abilissimi in ogni manovra, scaltri nel ritrovare subito il picco di velocità dopo una virata o una strambata. I ragazzi di Grant Dalton hanno primeggiato con vento tra 9 e 11 nodi dopo una mezzoretta di rinvio a causa della brezza troppo leggera, scappando via già in partenza e prendendo poi progressivamente il largo contro Ben Ainslie e compagni.
La corazzata oceanica ha trionfato con un vantaggio di circa cinquecento metri, tagliando il traguardo con un margine di 41 secondi nei confronti della compagine britannica, che ha manifestato un problema con una batteria (sarebbe il primo intoppo tecnico, dopo aver beneficiato di alcune criticità riscontrate da Luna Rossa nella finale della Louis Vuitton Cup). Si tornerà in acqua più tardi nel pomeriggio per disputare gara-2, preceduta della finale della America’s Cup femminile tra Luna Rossa e Athena Pathway.
LA CRONACA DI NEW ZEALAND-INEOS
INEOS Britannia è ai limiti del boundary in fase di pre-partenza, ma poi riesce a riprendersi e ingaggia una bella battaglia con gli avversari per lanciare lo start. New Zealand è leggermente davanti quando supera la linea virtuale del via e si prende un vantaggio di cinquanta metri, con le due barche ampiamente separate. Va in scena uno speed test che i Kiwi vincono di forza, poi sono straripanti in ogni virata e ampliano costantemente il proprio margine, toccando i 24” alla prima bolina.
Ben Ainslie e compagni recuperano qualcosa in poppa e chiudono il secondo lato con un ritardo di 15”, ma New Zealand è decisamente più performante con il vento in faccia e nella seconda bolina è magistrale: tocca i 500 metri e i 36 secondi di vantaggio, amministrando poi la situazione. Il margine tocca addirittura i 56” al quinto cancello, poi New Zealand controlla la situazione e si invola verso una prima vittoria di grande spessore e particolarmente significativa.