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Nuoto, Ceccon illumina la prima tappa di Coppa del Mondo! Bene Razzetti e Mora

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Thomas Ceccon
Ceccon/Lapresse

Va in archivio il primo fine settimana di gare di Coppa del Mondo e l’Italia esce da Shanghai con notizie quasi tutte positive. La prima, deflagrante, è che Thomas Ceccon rientra nel genere dei fenomeni. Dopo i Giochi Olimpici il campione veneto aveva confessato di aver mollato la presa, di aver dato spazio agli impegni extra sportivi. Non più tardi di fine settembre, alla festa della FIN, Ceccon aveva detto che sarebbe tornato volentieri in piscina dopo una settimana tutta “glamour”.

Insomma tutto si poteva aspettare tranne che, neanche un mese dopo, andasse in Cina a battere il primatista mondiale (in vasca lunga) dei 100 stile libero Pan Zhanle nella sua gara, a casa sua, dopo aver addirittura rischiato l’eliminazione in batteria. Qui c’è tutto Thomas Ceccon, genio e sregolatezza, ma soprattutto genio, il nuotatore che non si danna l’anima al mattino, che si prende anche qualche rischio, ma che poi quando conta veramente sa tirare fuori il meglio di sé e compiere imprese memorabili.

Se si aggiunge che Ceccon, con una preparazione sicuramente non adeguata, ha centrato il secondo posto nei 100 dorso ed è stato quinto nei 100 misti, si campisce quali possano essere le potenzialità del campione veneto, che nei prossimi mesi dovrà scegliere la strada da seguire in vista della preparazione verso Los Angeles 2028.

Buone notizie arrivano anche da Alberto Razzetti: il “martello” ligure, di stanza a Livorno, si sarà sicuramente preso qualche settimana di stop dopo Parigi, ma ha in testa il Mondiale di Budapest in vasca corta, dove può prendersi belle soddisfazioni e soprattutto nei 400 misti ha tenuto testa al campionissimo francese Leon Marchand concedendogli “solo” un secondo e mezzo. Per lui due podi, qualche soldino che non guasta, e tanta fiducia in vista dei prossimi appuntamenti.

Lorenzo Mora si conferma grande specialista della vasca corta. Dopo la delusione per non essere riuscito a coronare il sogno olimpico, il modenese è ripartito dal suo ambiente prediletto, la vasca corta ed ha già lanciato il primo segnale a due mesi dal Mondiale chiudendo secondo i 200 dorso alle spalle del sudafricano Coetze. Meno brillante sui 100. ma avrà tempo, anche nei prossimi appuntamenti, di salire di colpi e di arrivare competitivo al Mondiale di Budapest.

Le notizie meno esaltanti arrivano dalla rana, ma anche qui è bene contestualizzare. Benedetta Pilato e Nicolò Martinenghi si sono presi lunghe pause per rigenerare mente e fisico e non sono certo arrivati nella migliore condizione a Shanghai. Martinenghi ha addirittura fallito l’ingresso in finale nei 100 rana, dove i primi della classe stanno già andando fortissimo, ma il varesino ha insegnato che alle tappe intermedie non è il caso di guardare, e che è sempre in grado di farsi trovare pronto al momento giusto, ammesso che il Mondiale in corta di Budapest rientri fra i suoi obiettivi primari.

Benedetta Pilato, invece, non ha certo sfigurato. Le è mancato qualcosa nella finale dei 100 rana, ma il ritorno alle gare con un 200 prima ed un doppio turno il giorno dopo, ha presentato il conto. Nei 50 rana è sempre protagonista, anche se la cinese Tang inizia a fare paura, vista la continuità di rendimento.

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