Formula 1

Pagelle GP Messico F1 2024: Sainz non sbaglia, Leclerc sì. Verstappen stavolta non la passa liscia

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Sainz / Lapresse

LE PAGELLE DEL GP MESSICO 2024

Carlos Sainz 9,5: al pari di Singapore 2023, il suo miglior weekend in carriera. Dopo aver firmato ieri una pole position magistrale, completa l’opera in gara con una prestazione impressionante in cui cede la prima posizione solamente in partenza a Verstappen per poi riprendersela di forza alla ripartenza dalla Safety Car con un gran sorpasso. Va in fuga con un ritmo strepitoso e nel finale gestisce la leadership senza commettere errori.

Lando Norris 8: per il ritmo evidenziato nel secondo stint con gomme dure, il risultato finale lascia un po’ di amaro in bocca. Le scaramucce iniziali con Verstappen lo hanno rallentato, facendo prendere margine alle due Ferrari prima della sosta ai box, ma può comunque essere abbastanza soddisfatto per la seconda piazza e per i 10 punti rosicchiati all’olandese della Red Bull in campionato.

Charles Leclerc 7: fine settimana un po’ in sordina, almeno nel confronto diretto con il compagno di squadra. Sottotono in qualifica (4°), approfitta della bagarre serrata Verstappen-Norris per balzare al secondo posto ma non ha il ritmo necessario per restare in scia a Sainz e nel finale subisce la rimonta di Lando, commettendo un errore e scivolando in terza piazza. All’ultimo giro regala alla Ferrari un punto bonus importante in ottica Mondiale costruttori grazie al giro più veloce con gomme soft (montate in extremis con un pit-stop aggiuntivo).

Mercedes 6: senza la pesante doppia penalità comminata a Verstappen, le Frecce d’Argento avrebbero chiuso in quinta e sesta posizione ricoprendo il ruolo di quarta forza in campo. Alla fine Hamilton e Russell arrivano al 4° e 5° posto, pagando però un distacco di oltre 40 secondi rispetto a McLaren e Ferrari.

Max Verstappen 5: tra qualifiche e partenza si inventa una magia dopo l’altra ritrovandosi quasi inspiegabilmente davanti a tutti in avvio di gara, poi però alla lunga vengono fuori i limiti di una Red Bull ancora in evidente difficoltà e le prova tutte per tenersi alle spalle Norris. Questa volta esagera e rimedia una doppia penalità di 10 secondi, finendo 6° alle spalle delle Mercedes ma con un passo che non gli avrebbe mai consentito di lottare per il podio.

Kevin Magnussen 7,5: il migliore del midfield in qualifica ed in gara. Le disavventure di Perez e Piastri gli consentono di chiudere al settimo posto con una Haas in buona forma dopo gli aggiornamenti introdotti ad Austin, non lontano (a 4 secondi) da un certo Max Verstappen.

Oscar Piastri 5,5: weekend complessivamente negativo, compromesso dalla clamorosa eliminazione in Q1. La sua gara non è malvagia e con pista libera va molto forte confermando il potenziale della sua McLaren, ma l’ottavo posto finale resta un risultato deludente.

Sergio Perez 3: non ne azzecca una in tutto il fine settimana. Eliminato in Q1, penalizzato per falsa partenza e relegato nelle retrovie dopo essere uscito con le ossa rotte da vari duelli. Finisce ultimo al traguardo, doppiato ed incapace di firmare il giro veloce nonostante il pit-stop conclusivo per montare gomme soft. La sua avventura in Red Bull sembra ormai al capolinea.

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