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Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico: va tutto come previsto a Skate Canada, ma attenzione a Geynish-Chigirev

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Geynish-Chigirev
Ekaterina Geynish-Dmitrii Chigirev/ LaPresse

Non emergono particolari spunti di riflessione dopo Skate Canada, la seconda tappa del circuito ISU Grand Prix 2024-2025 di pattinaggio artistico andata in scena lo scorso weekend sul ghiaccio di Halifax, in Nuova Scozia. L’appuntamento ha infatti rispettato in modo evidente tutti favori del pronostico, complice la presenza di atleti di rilievo praticamente senza rivali. 

Probabilmente il dato più interessante arriva dalle coppie, non tanto per il trionfo non indimenticabile di Deanna Stellato Dudek-Maxime Deschamps, ma per quanto fatto da un nuovo binomio che da adesso in poi si aggiungerà alla già molto lunga schiera di team competitivi e molto vicini da un punto di vista tecnico. 

Stiamo parlando di Ekaterina Geynish-Dmitrii Chigirev, coppia di recentissima formazione russa ma naturalizzata usbeca. La seconda posizione e soprattutto i 189.65 punti totali, stampati alla seconda uscita internazionale della carriera, non possono fare dormire sogni tranquilli a tutti gli altri avversari di una specialità in cui, al momento, vive di un equilibrio precario, rotto soltanto da poche eccezioni (citofonare i ritrovati Miura-Kihara, dominatori a Skate America). In tal senso sarà curioso capire come risponderanno gli azzurri Sara Conti-Niccolò Macii e Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini al Grand Prix De France, dove si confronteranno con i temibili teutonici Minerva Fabienne Hase-Nikita Volodin. Ci sarà un altro strappo? Lo scopriremo tra pochi giorni. 

In campo maschile abbiamo assistito all’ennesima prova di forza di un Ilia Malinin capace di staccare di oltre 40 lunghezze la concorrenza malgrado un layout ben al di sotto delle sue reali capacità. Lo statunitense, già Campione del Mondo, ha ottenuto ufficialmente il pass per le Finali di Grenoble seguendo la strategia di Nathan Chen, un altro che preferiva archiviare la pratica nelle prime due occasioni della competizione itinerante. Sono molteplici i punti di contatto tra il giovane atleta di Fairfax e il Campione Olimpico in carica, che si palesano non solo nella facilità d’esecuzione dei quadrupli, ma anche nel trovare il colpo ad effetto nella sequenza coreografica (vedi il backflip, finalmente legale, inserito nel free), efficace nel mascherare le tante carenze artistiche. Tuttavia Malinin può avere le carte per un upgrade. Ma ci vorrà tempo.

Attenzione però perché il ghiaccio canadese ha anche confermato la crescita del nipponico Shun Sato che, seppur faticando con un segmento lungo all’attacco, si sta candidando a diventare uno dei principali papabili per il podio iridato del 2025. Nessuna particolare novità invece dal sudcoreano Cha Juhnwa, solito a performare grandi programmi a corrente alternata, un difetto che ormai lo accompagna da diverse stagioni. 

Da segnalare la sesta piazza ottenuta poi da Gabriele Frangipani, bravo a risalire la china dopo uno short falloso limitando i danni in un libero in cui sono arrivati due errori nei due salti di maggior valore ma che non cancellano le potenzialità del pattinatore, a cui manca praticamente solo l’ultimo step per fare un ulteriore e imminente salto di qualità. 

Tutto facile poi nella gara femminile per Kaori Sakamoto, artefice di una gara ottima nel corto e più problematica nel libero. C’è tuttavia da considerare il periodo dell’anno: la nipponica è infatti solita a salire di colpi strada facendo, per cui sarà importante valutarla più avanti. Discorso speculare nella danza per Piper Gilles-Paul Poirier, i quali hanno cominciato la stagione mettendo a referto un totale di 214.84. Adesso la palla passerà a Charléne Guignard-Marco Fabbri, attesi ad Angers per rispondere a distanza ad una coppia che l’anno scorso è passata davanti da un punto di vista gerarchico. Rimane solo da capire come andrà quest’anno, dando per possibile una leadership salda di Chock-Bates ed un possibile inserimento nel gruppo dei tre dei guastafeste britannici Lilah Fear-Lewis Gibson.  

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