Pallanuoto

Sandro Campagna non ci sta dopo la squalifica del Settebello: “Accuse inaccettabili”

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Sandro Campagna / LaPresse

Nella serata di ieri una notizia importante sulla Nazionale italiana di pallanuoto maschile: “L’Aquatics Integrity Unit della World Aquatics ha comminato 6 mesi di squalifica al Settebello, con un ammenda di 50.000 dollari da pagare entro il 15 gennaio 2025 (e altri 50.000 dollari condizionati a future infrazioni commesse entro il 17 ottobre 2026) per la protesta avvenuta alle Olimpiadi di Parigi in seguito al grave errore tecnico di arbitri e VAR che ha compromesso il percorso della nazionale di pallanuoto eliminata nei quarti di finale contro l’Ungheria. La squalifica inizia il 17 ottobre, oggi“, quanto riportato dal sito della FIN.

La Federnuoto sottolineava che non ci sarà ricorso rispetto alla presa di posizione indicata: “Nel contempo ribadisce la necessità che la giuria abbia a disposizione strumenti tecnici di alto livello professionale, onde evitare la possibilità che si ripetano errori tanto clamorosi quanto lesivi per l’immagine della pallanuoto“.

A questo proposito, il CT del Settebello, Sandro Campagna ci ha tenuto a precisare alcuni aspetti importanti: “Non è assolutamente vero, smentisco categoricamente che i miei giocatori abbiano aggredito fisicamente gli arbitri o cercato di rubare il cellulare a qualcuno: queste accuse sono inaccettabili“, le parole di Campagna all’AGI.

C’è stata una contestazione verbale, quella sicuramente sì. Quando stavamo andando verso lo shuttle abbiamo saputo che c’era un audio tra arbitri e Var con uno di loro che non vede il Var e poi forza la decisione presa. A questo punto abbiamo chiesto spiegazioni agli arbitri. Nei confronti degli arbitri è stato detto, ‘avete rovinato la partita, non capite niente di pallanuoto’, ma nessuna aggressione, nessuna violenza anche perché in quel caso la squalifica non sarebbe stata di sei mesi, bensì molto più pesante nei confronti dei singoli, me compreso, e sarebbe stata anche a vita“, ha ribadito il tecnico nostrano.

A chiusura del cerchio, un’altra puntualizzazione: “È una squalifica che intacca solo la World Cup (Coppa del mondo a gennaio, ndr), ma non preclude la presenza ai Mondiali dove siamo già qualificati: la preparazione prosegue come nei piani“.

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