Scherma

Scherma, il fioretto azzurro si raduna in Valle d’Aosta in vista dell’inizio della Coppa del Mondo

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Alice Volpi-Arianna Errigo/LaPresse

Dopo la lunga pausa post Olimpiadi, la scherma italiana è pronta a ripartire per il nuovo quadriennio olimpico verso Los Angeles 2028. Sarà un cammino lunghissimo e che per il fioretto azzurro comincerà dalla Valle d’Aosta, visto che in questa settimana si terrà il raduno nel comune di Ayas, precisamente nella località di Champoluc.

Il fioretto italiano riparte dalle tre medaglie d’argento vinte a Parigi: quella di Filippo Macchi nell’individuale e poi le due arrivate nelle prove a squadre. Questo raduno si tiene un mese prima dell’inizio della Coppa del Mondo, visto che il primo appuntamento sarà sia per gli uomini sia per le donne dal 21 al 24 novembre a Tunisi.

Queste le parole del presidente Azzi: La collaborazione con la Valle d’Aosta rappresenta un valore aggiunto per la FIS, che nella persona dell’olimpionico Marco Albarello e di tutti i rappresentanti delle istituzioni sul territorio ha trovato una grande sensibilità e vicinanza verso la scherma italiana. Come già accaduto prima delle Olimpiadi per la sciabola, ora è il fioretto a usufruire della professionalità e dell’efficienza che caratterizzano la location di Champoluc, grazie all’impegno del Comprensorio sciistico Monterosa Ski e del Comune di Ayas. Lì i nostri atleti e gli staff possono lavorare nelle condizioni ideali per svolgere ottimi ritiri di preparazione e non a caso, nelle prossime settimane, chiuderemo il cerchio delle tre armi olimpiche anche con un ritiro di spada”.

In questo raduno il CT Stefano Cerioni ha convocato ventidue atleti. Al femminile ci saranno Martina Batini, Irene Bertini, Erica Cipressa, Anna Cristino, Arianna Errigo, Martina Favaretto, Aurora Grandis, Camilla Mancini, Francesca Palumbo, Martina Sinigalia ed Elena Tangherlini; mentre al maschile Guillaume Bianchi, Damiano Di Veroli, Alessio Di Tommaso, Davide Filippi, Alessio Foconi, Giuseppe Franzoni, Giulio Lombardi, Edoardo Luperi, Filippo Macchi, Tommaso Martini e Federico Pistorio.

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