Sci Alpino

Sci alpino, inizio perfetto di Brignone a Soelden. Vinatzer si conferma un ottimo gigantista

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Federica Brignone/LaPresse

Nove anni dopo quel primo successo in carriera, Federica Brignone torna nuovamente sul gradino più alto del podio nel gigante di Soelden, l’ormai classico appuntamento che apre la Coppa del Mondo di sci alpino. La valdostana ha confermato l’eccezionale feeling che c’è con la pista austriaca, dove in passato, oltre alle due vittorie, vanta ben tre terzi posti. Il miglior inizio di stagione possibile per Brignone, che lancia subito un segnale a tutte le sue rivali, dimostrando ancora una volta di essere una campionessa senza tempo, visto che mai nessuno aveva vinto in World Cup a 34 anni compiuti.

La seconda manche di Federica è una perla rara in una carriera eccezionale. Su un tracciato che stava mettendo in difficoltà tutte le atlete, con una neve difficile da gestire e con un manto decisamente segnato, Brignone è stata semplicemente fenomenale. Il suo capolavoro la valdostana lo ha costruito sul muro del Rettenbach, facendo la differenza quando sembrava impossibile farla. Una vittoria bellissima e che è il perfetto trampolino per le gare in Nord America, dove si disputeranno altri tre giganti, con la lotta per la coppa di specialità che già si infiamma.

Tra coloro che sono andate in difficoltà nella seconda manche c’è sicuramente Marta Bassino, che non è riuscita a confermare il quinto posto della prima manche, scivolando addirittura al tredicesimo posto. C’è sicuramente del rammarico per la piemontese, che non sale sul podio in gigante dal gennaio 2023, dopo che la scorsa stagione è rimasta a secco. La trasferta nordamericana deve segnare assolutamente la svolta per Bassino.

A punti ci è andata anche Asja Zenere, con un ventesimo posto finale che forse sta anche un pochino stretto all’azzurra. Davvero sfortunatissima la veneta, perchè appena ha tagliato il traguardo improvvisamente il cielo si è improvvisamente aperto, con le successive atlete che sono scese in una finestra di sole decisamente eccezionale. Non si erano qualificate invece Roberta Melesi, Elisa Platino e Giorgia Collomb, che ha fatto il suo esordio in Coppa del Mondo. Una prima volta tra le grandi per la campionessa olimpica juniores, che ha l’obiettivo ora di crescere gara dopo gara, cercando come primo traguardo quello di entrare tra le prime trenta il prima possibile.

Il giorno dopo è andato in scena il gigante maschile e per l’Italia i segnali sono stati sicuramente positivi. Nella domenica del trionfo assoluto della Norvegia (storica tripletta, con anche l’ex Pinheiro Braathen quarto), Alex Vinatzer ha saputo mettersi in luce, confermandosi ormai un gigantista di alto livello. Un quinto posto arrivato in rimonta, grazie ad un’ottima seconda manche (quarto tempo), che gli ha permesso di recuperare otto posizioni, andando ad eguagliare il suo miglior risultato in carriera e dimostrando davvero che ormai il prossimo obiettivo deve essere il podio.

L’ottima prova della squadra azzurra è confermata dal decimo posto di Luca de Aliprandini. Il trentino centra la Top-10, nonostante una seconda manche un po’ più sottotono rispetto alla prima. Qualche sbavatura di troppo sul muro, con la classica sciata del nativo di Cles che non ha pagato su un manto ormai decisamente segnato. Il veterano azzurro si è comunque difeso, perdendo solo due posizioni e cogliendo una decima posizione che fa morale e dà fiducia per i prossimi appuntamenti.

Il prossimo gigante sarà tra oltre un mese a Beaver Creek e queste settimane serviranno sicuramente a Filippo Della Vite per ritrovare la condizione dopo l’infortunio patito proprio alla vigilia di Soelden. Sicuramente non l’inizio che si aspettava, ma c’è comunque il tempo per recuperare.

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